domenica 28 dicembre 2008
Vediamo se siamo meglio degli astrologi
La religione e la fede, l'etica laica #3
Negli articoli precedenti ho mostrato con prolissità la distanza tra il cattolicesimo ufficiale e la fede popolare, in massima parte pervasa di superstizioni arcaiche miste alle necessità dei tempi. Ho anche argomentato quanto queste superstizioni siano di gran lunga più rappresentative del popolo cattolico, rispetto alle dottrine di fede. Tutto ciò forse ha occupato più parole delle necessarie, e dunque ora, tralasciando le altre religioni monoteiste, rimangono due questioni fondamentali alle quali è necessario rispondere:
- Se si rinuncia alla fede, com'è possibile essere "buoni"?
- Se in definitiva la fede aiuta le persone ad essere "buone", che male c'è a credere o a lasciar credere?
Alla prima si può rispondere in due maniere tra di loro complementari. La prima, gioco facile per i laici, è molto semplice:
Siamo proprio sicuri che la fede ci ha reso più buoni? Quanti conflitti sono stati alimentati dalla fede in qualcosa, e non banalizzo con le crociate, o con l'eterna guerra israelo-palestinese, ma pensiamo al nazismo, e alla fede nella razza pura. Pensiamo al colonialismo, e la fede nella superiorità dell'occidente.
Pensiamo ai piccoli conflitti di tutti i giorni. Questo è uno dei meccanismi perversi della fede, ovvero l'assenza di dialogo possibile. Poiché le questioni di fede non si fondano sulla ragione, ma ci si crede e basta; ne segue logicamente che in presenza di una differenza di idee ragionare è inutile. Il conflitto è inevitabile. Ciò che si può raggiungere con il ragionamento, ovvero una posizione condivisa, sulle questioni di fede è impossibile. Si potrà mai ragionare argomentando se si debba credere nel Dio degli Ebrei, o che Egli abbia mandato o no suo figlio sulla terra. o che questi fosse solo un profeta come Maometto? Guardiamo soltanto all'interno della Chiesa cattolica, e le sue eresie. Come si può conciliare con la ragione una credenza e la sua opposta? Il conflitto, e la storia purtroppo ce lo mostra, è inevitabile.
Pensiamo inoltre alla violenza implicita nello stesso messaggio di Gesù:
"Ama il prossimo tuo come te stesso"
Cosa c'è di nascosto in questo messaggio all'apparenza puro e condivisibile? Ciò che c'è di implicito in tutte le questioni di fede, purtroppo. Si suppone che il credente sia l'unico in possesso della verità agli altri celata. Se dunque io sono cristiano, per l'amore che provo per me stesso vorrei salvarmi, e questo lo applico al prossimo, costringendolo alla mia dottrina, a costo di sacrificare la sua meno importante vita terrena. La volontà dell'altro è azzerata, sparisce di fronte alla più grande verità universale. Da qui direttamente derivano invadenze ecclesiastiche sulla vita privata (eutanasia, aborto, matrimonio). Ciò che vi è di spaventevole è l'assenza stessa del privato per le questioni di fede.
Riformulando dunque il comandamento di Gesù:
La tua salvezza mi riguarda, perché io sono costretto ad amarti. Consegnami dunque la tua vita poiché io possiedo la verità che a te manca.
[to be continued...]
sabato 27 dicembre 2008
Post breve per intelligenze brevi
Esercizio: calcolare l'idiozia del giornalista che ha scritto l'articolo sulla base di una sua pregevole affermazione.
giovedì 25 dicembre 2008
E' Natale, la favola si rinnova
Historia docuit quantum nos iuvasse illa de Christo fabula
Leone X al cardinal Bembo
lunedì 22 dicembre 2008
Diritto al cibo? Ma va, non scherziamo.
La risoluzione sul diritto al cibo, documento A/63/430/Add.2) è stata adottata secondo i voti seguenti:
In favore: Afghanistan, Albania, Algeria, Andorra, Angola, Antigua and Barbuda, Argentina, Armenia, Australia, Austria, Azerbaijan, Bahamas, Bahrain, Bangladesh, Barbados, Belarus, Belgium, Belize, Benin, Bhutan, Bolivia, Bosnia and Herzegovina, Botswana, Brazil, Brunei Darussalam, Bulgaria, Burkina Faso, Burundi, Cambodia, Cameroon, Canada, Central African Republic, Chad, Chile, China, Colombia, Comoros, Congo, Costa Rica, Côte d’Ivoire, Croatia, Cuba, Cyprus, Czech Republic, Democratic People’s Republic of Korea, Denmark, Djibouti, Dominica, Dominican Republic, Ecuador, Egypt, El Salvador, Eritrea, Estonia, Ethiopia, Fiji, Finland, France, Gabon, Gambia, Georgia, Germany, Ghana, Greece, Grenada, Guatemala, Guinea, Guinea-Bissau, Guyana, Haiti, Honduras, Hungary, Iceland, India, Indonesia, Iran, Iraq, Ireland, Israel, Italy, Jamaica, Japan, Jordan, Kazakhstan, Kenya, Kuwait, Kyrgyzstan, Lao People’s Democratic Republic, Latvia, Lebanon, Lesotho, Liberia, Libya, Liechtenstein, Lithuania, Luxembourg, Madagascar, Malawi, Malaysia, Maldives, Mali, Malta, Marshall Islands, Mauritania, Mauritius, Mexico, Micronesia (Federated States of), Monaco, Mongolia, Montenegro, Morocco, Mozambique, Myanmar, Namibia, Nauru, Nepal, Netherlands, New Zealand, Nicaragua, Niger, Nigeria, Norway, Oman, Pakistan, Palau, Panama, Paraguay, Peru, Philippines, Poland, Portugal, Qatar, Republic of Korea, Republic of Moldova, Romania, Russian Federation, Rwanda, Saint Kitts and Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent and the Grenadines, Samoa, San Marino, Sao Tome and Principe, Saudi Arabia, Senegal, Serbia, Sierra Leone, Singapore, Slovakia, Slovenia, Solomon Islands, Somalia, South Africa, Spain, Sri Lanka, Sudan, Suriname, Swaziland, Sweden, Switzerland, Syria, Tajikistan, Thailand, The former Yugoslav Republic of Macedonia, Timor-Leste, Togo, Tonga, Trinidad and Tobago, Tunisia, Turkey, Turkmenistan, Tuvalu, Ukraine, United Arab Emirates, United Kingdom, United Republic of Tanzania, Uruguay, Uzbekistan, Vanuatu, Venezuela, Viet Nam, Yemen, Zambia, Zimbabwe.
Contro: United States.
Astenuti: None.
Assenti: Cape Verde, Democratic Republic of the Congo, Equatorial Guinea, Kiribati, Papua New Guinea, Seychelles, Uganda.
Fonte: dailycossabato 20 dicembre 2008
Ultime notizie: Messa di Natale
giovedì 11 dicembre 2008
stimmate?
martedì 9 dicembre 2008
Soluzione dei giochi della settimana scorsa
Update:
l'autore del sito mi ha scritto che anche lui aveva creato quell'esperimento per condurre una ricerca sulla "credulonità" delle persone, qui c'è una piccola spiegazione di quello che intendeva fare: http://sprott.physics.wisc.edu/pickover/espletter.html
Il giochino dei numeri è forse ancora più semplice:
Soluzione 1:Soluzione 2:
venerdì 5 dicembre 2008
Ultime notizie: Il segreto della Carfagna
giovedì 4 dicembre 2008
Il comandante e la prova
http://strakerprovalootaci.blogspot.com/
Quiz - tieni la mente sveglia!
Vi propongo un quiz di facile soluzione. Come vedete nell'immagine di su c'è una somma che dà un risultato sbagliato. Aggiungendo un solo bastoncino però, si può fare in modo che l'equazione torni. Dove?
(esiste anche una soluzione del gioco spostando un bastoncino)
mercoledì 3 dicembre 2008
"ESP Experiment" soluzione - calcolo dell'ingenuità degli utenti in rete
From Karen G.
Penso che il tuo esperimento esp funzioni perché la maggior parte delle persone sceglie una carta troppo velocemente e non dà al computer tempo sufficiente per scegliere random un'altra carta. Inoltre, mi pare che le persone tendano a cliccare nel lato dello schermo dove si trova la carta pensata, così il computer può eliminare alcune delle scelte potenziali.
From Milica H.
Dr. Pickover, riguardo il test esp, una volta ci hai preso, una volta no, e ho fatto l'esperimento soltanto due volte. (mente spudoratamente!). La spiegazione ha a che fare con il cliccare le icone dell'occhio prima e dopo la scelta?... Milica, ricercatore (ricercatore? e di che di funghi?)
From Linda W.
Penso che il programma ESP funzioni perché il computer può indovinare la carta tramite una formula che metta in relazione quale occhio clicchi.
From Stephanie S.
L'esperimento mi ha molto divertito. Ho una teoria su come funzioni: una carta è leggermente più scura ed ombreggiata, dando l'impressione di essere lievemente a sbalzo nella vista 3D. Quindi si è portati a scegliere quella carta. (scusa, cambia carta e verifica se torna, no?)
From Larry S.
Ho analizzato il codice sorgente (!) e non sono riuscito a scoprire comprensibili calcolazioni matematiche che possano aiutare a fare una decisione. comunque ho capito che se l'utente non guarda al layout delle carte, negando al software l'opportunità di seguire il movimento degli occhi dell'utente, e se l'utente decide in anticipo quale carta scegliere, il trucco non funziona.
esiste una tecnologia che può: (1) permettere interazioni tra il server/programma e l'utente in grado di seguire il movimento degli occhi dell'utente. (2) e abbastanza precisa da rilevare la dilatazione della pupilla che risulta dalla concentrazione?
ma questo la conosce la differenza fra software e hardware? come avrebbe fatto il dr. pickover a installargli questa tecnologia aliena sul computer?
From Tara R.
La meccanica quantistica può permettere la sincronizzazione fra il pensiero e il software... omissis ... E' altresì possibile che le mie onde cerebrali influenzino il software. omissis... Le onde possono essere rilevate con la tecnologia SQUID (superconducting quantum interference devices.)
From Doug L:
L'esperimento funziona. Ovvero: sembra che il sito determini correttamente la carta da gioco selezionata. Sapendo che hai scritto un libro sul viaggio nel tempo.. omissis... in altre parole hai scoperto un meccanismo per modificare gli eventi passati... omissis...
e certo.... ora modifica gli eventi passati e sta a perdere tempo con un sito di trucchi online.
From David S., Associate Professor of Chemistry:
L'esperimento mi è piaciuto. Sì, hai predetto correttamente la mia scelta due volte di seguito. Penso di aver capito come: ogni giorno ingerisci una piccola quantità (alcuni mg.) dell'alcaloide Harmine, qualche volta chiamato Telepathine. Controllate sul catalogo Merck. Dovresti scrivere un libro sui composti psicoattivi.
Le soluzioni continuano su questo tono
Update:
l'autore del sito mi ha scritto che anche lui aveva creato quell'esperimento per condurre una ricerca sulla "credulonità" delle persone, qui c'è una piccola spiegazione di quello che intendeva fare: http://sprott.physics.wisc.edu/pickover/espletter.html
martedì 2 dicembre 2008
Ultime notizie: nucleare italiano in Albania
Ultime notizie: CAI partirà dopo Natale
lunedì 1 dicembre 2008
Ultime notizie
rubrica curata direttamente dal padreeterno
Sosia del papa, posseduto dal Belzebù, si introduce nell'Ateneo di Parma, e, di fronte a mille studenti, bestemmia inneggiando alla libera ricerca ed al libero insegnamento. Scandalo nella comunità cattolica. Il vero Santo Padre ritrovato chiuso nello sgabuzzino dei bidelli, con un cartello al collo: "Te l'ho fatta un'altra volta". Fonti vicine al Padreeterno confermano lo scandalo diplomatico. Il Vaticano promuoverà una moratoria internazionale nei confronti di Satana, e 5 anni di messe obbligatorie per tutti. Solidarietà da parte del mondo politico.Ultime notizie
rubrica curata direttamente dal padreeterno
Approvato il disegno di legge sul cosiddetto testamento biologico a firma di Rocco Buttiglione. Il disegno di legge è stato presentato oggi in Vaticano, ed accolto con i voti a favore dei cardinali e del clero moderato. Astenute le guardie svizzere, contraria Famiglia Cristiana. L'Avvenire commenta: "Si poteva fare di più, ora servono misure per la crisi". Al vaglio l'istituzione della leva obbligatoria per ripopolare conventi e monasteri.Ultime notizie
Rubrica curata direttamente dal PadreEterno
Un manipolo di omosessuali sarebbe stato avvistato mentre si aggirava per le strade pubbliche provocando scandalo e scompiglio tra la popolazione. Pare che diffondessero attraverso l'aria blasfemi inneggi alla laicità unitamente al pericoloso virus dell'HIV, di loro recente invenzione. Allertate le squadre del pronto soccorso cristiano, i pericolosi attentatori della virtù pubblica si sono dileguati, pare fingendosi eterosessuali. Le ricerche proseguono ininterrotte.La Bibbia letta ad occhi aperti e cervello acceso. Genesi, cap 1°
Nel principio Iddio creò i cieli e la terra. 2E la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso, e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.
Subito subito si comincia con qualcosa di strambo: lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. Dunque la terra non era proprio vuota, un po' d'acqua c'era, tanto per riempire l'abisso.
E Dio disse: 3"Sia la luce!" E la luce fu. 4E Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre.
Ma come la luce? ma la luce non veniva dal sole, le stelle reazioni nucleari, non so. Nemmeno una lampadina nulla. Prima la luce poi si guarda. Vabbé. Sia la luce! Che non ci vedo e magari poi mi sbaglio a far l'omini.
5E Dio chiamò la luce "giorno", e le tenebre "notte".
Tante volte ci si sbagliasse, meno male c'è lui a far ordine. Precisino sto Dio. Ma non poteva chiamare la luce luce e le tenebre tenebre? vabé, bisognava empire i vocabolari.
Così fu sera, poi fu mattina: e fu il primo giorno.
E meno male che ce l'hai comunicato, non s'era capito. Vai, avanti allora si vede che combini.
6Poi Dio disse: "Ci sia una distesa[1] tra le acque, che separi le acque dalle acque". 7E Dio fece la distesa e separò le acque ch'erano sotto la distesa, dalle acque ch'erano sopra la distesa. E così fu.
Ma l'acqua quindi c'era già? boh. Non mi pare l'abbia ancora creata, e già ci parte aleggiandoci sopra, che quindi ci ha pure le ali sto dio, o forse è come superman col mantello, ma allora ci mantelleggiava non aleggiava, quindi evidentemente no, ha le ali. In ogni modo la comincia a fare complicata.
8E Dio chiamò la distesa "cielo".
Ah, il cielo è la parte di sopra dell'acqua, ora è mooolto più chiaro sì sì.
Così fu sera, poi fu mattina: e fu il secondo giorno.
Aridanghete.
9Poi Dio disse: "Le acque che son sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e apparisca l'asciutto". E così fu. 10E Dio chiamò l'asciutto "terra", e chiamò la raccolta delle acque "mari".
Sì però con una certa celerità, ti sei sputtanato una giornata e mezza per fare tre cose in croce, cielo terra e acqua, e l'hai fatte pure male perché il mio libro di fisica me le racconta diverse.
E Dio vide che questo era buono.
A lui però gli garbano. Non disputiamo.
11Poi Dio disse: "Produca la terra della verdura, dell'erbe che faccian seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra". E così fu. 12E la terra produsse della verdura, dell'erbe che facevan seme secondo la loro specie, e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie.
Ora fa la verdura. Ma ti pare iniziare con la verdura? Inizia con la carne no? Ad ogni modo ci tiene già da ora a precisare "secondo la propria specie". Vedremo più innanzi che i miscugli di razze non gli garbano punto.
E Dio vide che questo era buono.
e pure questo gli garba. Ma ti pare stare a compiacersi ogni volta della minima cazzata? Vabé, è supremamente tutto, sarà supremamente narciso. D'altronde ci ha i superpoteri, chi gli può dire niente?
13Così fu sera, poi fu mattina: e fu il terzo giorno.
Ciò che colpisce di questa meravigliosa raccolta di libri è l'originalità e la fantasia dello scrittore.
14Poi Dio disse: "Sianvi de' luminari nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; e siano dei segni e per le stagioni e per i giorni e per gli anni; 15e servano da luminari nella distesa dei cieli per dar luce alla terra". E così fu. 16E Dio fece i due grandi luminari: il luminare maggiore, per presiedere al giorno, e il luminare minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle. 17E Dio li mise nella distesa dei cieli per dar luce alla terra, 18per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre.
Cioè, nel senso. Ma tutto st'ambaradan per far luce sulla terra? ma non aveva di già fatto la luce? o forse la luce era una pila elettrica che si era portato dietro. E le stelle per icché, perché son belle? E risepara la luce dalle tenebre. Mi sa che la vecchiaia gli ha portato un po' di Alzheimer, visto che è la prima cosa che aveva fatto. Così però si sputtana un'altra mattinata.
E Dio vide che questo era buono.
E gli rigarba.
19Così fu sera, poi fu mattina: e fu il quarto giorno.
Lo dicevo io che ti sputtanavi un'altra giornata.
20Poi Dio disse: "Producano le acque in abbondanza animali viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del cielo". 21E Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, i quali le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, ed ogni volatile secondo la sua specie. E Dio vide che questo era buono. 22E Dio li benedisse, dicendo: "Crescete, moltiplicate, ed empite le acque dei mari, e moltiplichino gli uccelli sulla terra". 23Così fu sera, poi fu mattina: e fu il quinto giorno.
oh, il quarto giorno si fatica sul serio. ma i fossili? non è chiaro, se crea tutti gli animali così come sono ora. Vabé, i fossili saranno in combutta con gli scienziati e Belzebù.
24Poi Dio disse: "Produca la terra animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie". E così fu. 25E Dio fece gli animali selvatici della terra, secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie, e tutti i rettili della terra, secondo le loro specie. E Dio vide che questo era buono.
Questa è bella. Le piante di mucche ha fatto. Sai che bellezza, andare a vendemmiare le quaglie invece che l'uva? E pensate se a Newton gli fosse cascato in testa un orango invece che una mela, madonnina, saremmo ancora senza integrali e senza legge della gravitazione. In ogni caso, per vostra informazione, pure le piante di mucche gli garbano parecchio.
26Poi Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". 27E Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
A parte darsi del noi che mi pare faccia molto mago Otelma, la domanda è una soltanto: "dove cazzo sono le mie ali? e perché non posso aleggiare sulle acque pure io?" Se mi ti hai fatto a tua immagine e somiglianza, vuoi dire che é come il cinese che fa l'ipod uguale da fuori ma che non gli funziona niente? Ma vaff....
28E Dio li benedisse; e Dio disse loro: "Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra". 29E Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, ed ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento. 30E ad ogni animale della terra e ad ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita[2], io do ogni erba verde per nutrimento". E così fu. 31E Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera, poi fu mattina: e fu il sesto giorno.
L'erba di Dio è molto molto buona, mi dice qua. Buono a sapersi per gli animali, che il loro unico scopo è essere cibo per l'uomo, ma, dal mio punto di vista, visto che tanto servono da cibo e basta, non me li poteva fare fermi e già cotti magari, senza che mi devo sbattere per andarmeli a pescare o a cacciare? Signor Dio, un po' di razionalità.
Il razionalismo ed il meraviglioso mondo delle linee guida di Youtube
domenica 30 novembre 2008
Bufala Facebook, chi guarda il mio profilo?
Come spero saprete, su Facebook esiste un gruppo che prometteva a chiunque si fosse iscritto ed avesse invitato non ricordo quanti amici di rivelare chi è che consultava il suo profilo Facebook. Ovviamente è impossibile ed è un'ovvia bufala, ma la morbosa curiosità degli ingenuotti ha fatto sì che il gruppo raggiungesse le 475.248 unità! un successo enorme su una cosa così chiaramente falsa da essere lapalissiana dovrebbe far riflettere. Così come fanno riflettere le fumose motivazioni addotte dall'autore del gruppo nella pagina principale, di rara banalità. Si afferma infatti di voler coinvolgere gli iscritti attraverso lo strumento del gruppo bufala nelle iniziative di carattere sociale. Il problema è che gli iscritti sono perlopiù dei letterali fessi, quindi quale iniziativa potrebbe giovarsi di 475.248 fessi? Sarebbe stato molto più nobile se il gruppo fosse stato creato con la sola idea di fare fesse più persone possibili.
update: pare che il gruppo sia stato cancellato e il creatore abbia avuto l'account cancellato da facebook a seguito di numerose segnalazioni. Peccato perdere questa rara testimonianza di stupidità umana.
Opinione pubblica
Qualche tempo fa ho scritto un articolo che titolava "Opinione pubblica e democrazia", e nel quale tentavo brevemente di esporre uno dei concetti che sta alla base della formazione del consenso per il varo di una legge. Mi rendo però conto che la questione è più complessa di quello che traspare da quell'articolo, ed uno dei motivi risiede nel fatto che è pressoché ignoto ai più il concetto assai importante ed assai sottile esso stesso di pubblica opinione, così come mi è stato fatto notare.
In questo articolo tenterò di illustrare brevemente quello che io intendo per pubblica opinione, sulla base di quello che si è inteso, a partire dalla fine del 1500 (e dall' inizio dell'urbanizzazione quindi), ad oggi. Fu infatti un francese il primo ad utilizzare il termine opinion publique, e specificatamente Michel de Montaigne. Infatti già nel 1588, a questa data risale la prima comparsa, si sentì la necessità di individuare il bisogno pubblico collettivo attraverso la definizione di ciò che poteva rappresentare ciò che il popolo vuole. Detta così pare piuttosto semplice, per il fatto che l'opinione pubblica sembra essere la misurazione media della somma delle opinioni private.
Quello che mi preme invece andare ad indagare, e che d'altronde emerge anche dalle riflessioni successive sull'argomento, è il modo in cui si forma l'opinione pubblica, e se è proprio vero che essa può considerarsi una media delle opinioni private. In merito la riflessione più interessante ed azzeccata mi pare quella del sociologo americano Herbert Blumer. Egli intanto analizza il significato di pubblico, facendo una considerazione geniale nella sua semplicità: c'è un pubblico quando c'è un problema collettivo da discutere che riguarda la vita, io aggiungerei privata, di tutti. Ovvero le persone discutono insieme di problemi che potrebbero riguardarli individualmente, e che possono essere risolti soltanto nell'ordine della collettività. Se mi taglio un dito, questo è un problema per me che non discuto con nessuno, in quanto la collettività mi ha già dato gli strumenti per rimediare a questo mio problema. Se invece per questioni di lavoro avessi bisogno di un volo diretto Pisa - Pescara, esempio a caso, e questo non ci fosse o costasse troppo, certo non potrei risolvere il problema da solo. Potrei però discuterlo con una serie di persone che hanno la mia stessa esigenza, ed allo stesso tempo con coloro che possono occuparsene, e così formare una pubblica opinione a riguardo. Tutti coloro che parteciperanno alla formazione di questa opinione lo faranno in relazione alla loro capacità di intervenire nella questione, ed al loro interesse in essa. Ovvero, l'opinione pubblica è il comportamento collettivo di coloro che partecipano all'opinione. Quello che aggiungo io è: l'opinione pubblica è il comportamento collettivo di coloro che partecipano all'opinione, nella misura in cui esso è pubblico, ovvero così come ci è comunicato dai mezzi di comunicazione.
Perché mi sto dilungando a riguardo? Perché l'opinione pubblica è l'essenziale strumento della democrazia, come dicevo nell'articolo citato all'inizio. Ovvero, nella misura in cui l'opinione pubblica è rispondente ai reali bisogni delle persone avremo uno stato felice. Chi governa dunque è chi forma l'opinione pubblica, chi è maggiormente interessato nel maggior numero di pubbliche sfere (formatesi sulla base di privati problemi), e meglio contribuisce alla discussione in esse.
sabato 29 novembre 2008
Ancora palle, stavolta pubblicizzate da Grillo
In cima vi linko l'articolo al solito esaurientissimo di Paolo Attivissimo, e mi scuso se gli ultimi post sono un po' troppo sulla scorta del blog certo molto più seguito del suddetto, ma gli argomenti erano piuttosto interessanti. In questo caso si tratta di una palla magica, che laverebbe senza utilizzo di detersivi, la biowashball. Lascio all'articolo di Paolo tutto ciò che c'è da dire a riguardo, con la promessa di un prossimo post un pochino più personale sul merito dell'informazione.
giovedì 27 novembre 2008
Notizie professionali
Questo per dire dei mezzi di informazione "tradizionali" che si lamentano dell'inaffidabilità delle notizie in rete.
il supposto massacro di delfini balena in Danimarca
Come sapranno ormai anche i sassi, sta circolando in queste settimane, anche grazie al blog di Beppe Grillo, un appello alla mobilitazione delle cosciènze civili contro il "massacro dei delfini balena" ad opera degli abitanti delle Isole Fær Øer. In tale mobilitazione si suggerisce a ciascuno di noi di inviare un appello alla regina di Danimarca affinché questo massacro abbia termine, e di firmare una petizione. La parolina magica, che in questo caso ha fatto scattare in me il dubbio è proprio "petizione". Come quelli che ti chiedono una firma "contro la droga". Cominciamo a fare alcune considerazioni su questa storia, alcune delle quali riprese dal famoso blog di Paolo Attivissimo. Nell'appello si afferma che la tradizione delle Isole Fær Øer voglia che i suoi abitanti, vestiti in abiti tradizionali, il giorno che i delfini balena si avvicinano alla costa, li massacrino per rendere onore agli antenati o qualcosa del genere. Si menzionano inoltre le atroci sofferenze poste in atto ai danni dei poveri cetacei, le acque rosso sangue, le urla "umane" degli animali. Si termina con l'incitamento al boicottaggio turistico e commerciale della Danimarca. A riguardo esiste anche un gruppo Facebook (e quando mai... ).
Cominciamo col dire che le Isole Fær Øer "sono un arcipelago che si trova nel nord dell'oceano Atlantico tra la Scozia, la Norvegia e l'Islanda.
Sono diventate una regione autonoma del Regno di Danimarca dal 1948 e, nel corso degli anni, hanno ottenuto il controllo su quasi tutte le questioni di politica interna, tranne la difesa (con l'eccezione di una piccola forza di polizia e guardia costiera, non hanno una forza militare organizzata, che rimane responsabilità della Danimarca) e gli affari esteri" (Wikipedia IT).
Essendo la pesca un tipico affare interno, la regina di Danimarca, o il governo danese stesso, c'entrano ben poco. Certo potremmo anche mandare una petizione al papa o a Gesù Cristo in persona, per sensibilizzare, nessuno lo vieta.
Per seconda istanza, mi viene da pensare se per caso questo appello non faccia leva sul sensazionalismo delle immagini trascurando i fatti. Infatti la carne di balena è un alimento comune, non comunissimo, sulle tavole dei paesi scandinavi e limitrofi, ed inoltre il tipo di pesca praticato in questo caso è un tipo di pesca tra i più naturali e rispettosi dell'ambiente marino che esista, in quanto selettivo e non intensivo. E' molto più distruttivo, infatti, praticare la pesca con le cosiddette "spadare" o con gli strascichi sottocosta che distruggono la flora subacquea deteriorando irrimediabilmente l'ambiente marino. Eppure questi due ultimi tipi di pesca vengono, nonostante siano questi sì vietati dalle norme europee, normalmente praticati, come dimostrato da un recente reportage giornalistico di Report, su Rai Tre, il cui testo integrale è reperibile qui. Il tipo di pesca regolamentata qui, al contrario, è altamente rispettosa della fauna marina, in quanto seleziona soltanto esemplari adulti e impedisce uno sfruttamento intensivo della risorsa.
Che dire inoltre di chi si lamenta della maniera cruenta di uccisione. Bene che sia cruenta, più cruenta è, più rapida ed indolore è per l'animale. Altrimenti andiamo a lamentarci col leone che caccia la gazzella nella savana. Perché invece non lamentarsi delle torture vere e proprie che subiscono gli armenti degli allevamenti intensivi, costretti a vivere per tutta la vita in un metro quadro, ingozzati di impiastri e steroidi, e infine macellati, alla stessa maniera dei globicefali (delfini balena), che però il mare se lo sono goduto almeno per un pezzo della vita?
Se poi si vuole essere ambientalisti e preferire il vegetarianesimo, ovvero mangiare ciò che tipicamente il cibo mangia, liberi di farlo. Ma questo "ambientalismo new age" fatto di sensazione ed appelli scomposti nuoce alla vera causa ambientalista, il cui fine dovrebbe essere quello di proteggere il mondo in cui viviamo il più possibile, in maniera intelligente, e non semplicemente coprire di ipocrisia la nostra coscienza firmando petizioni, per evitare che dolga.
martedì 18 novembre 2008
Credenti o creduloni? La chiesa e il cattolicesimo all'Italiana #2
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Chiesa deriva dal greco ekklesia (lat. ecclesia), e prima ancora ek-klaleo ovvero ek (da) kaeo (chiamare), dunque invitare. Per sua natura essa accoglie, invita. Non affilia, ma accoglie. Nel senso cattolico del termine, essa si sente di rappresentare il genere umano nella sua totalità, di credenti e non credenti, peccatori e santi, dal papa all'ultimo dei più turpi miscredenti. Ed infatti l'origine stessa della chiesa cattolica, che si innesta sul ceppo giudaico-ebraico, è un origine inclusiva. Saul di Tarso (San Paolo per intendersi) pensa che la maniera migliore per rendere folta la comunità cristiana sia smettere di proibire alcune cose, come la circoncisione (che era la principale difficoltà per la conversione di un pagano adulto) o i cibi impuri. Siate circoncisi nel cuore, se volete essere cristiani. Siate puri nell'anima.
In definitiva, la chiesa cattolica in origine era quanto di più inclusivo si possa riuscire a fare di un'organizzazione, ma successivamente essa è diventata positiva, sempre più positiva. Ha cominciato ad assumere il carattere esclusivo di chi possiede potere. Dunque, la trinità, la verginità della Madonna, il celibato dei sacerdoti, fino alla recente dichiarazione del vescovo di Kansas city che negherà la comunione a coloro che hanno votato Barack Obama, in quanto egli rappresenterebbe l'alternativa al pro-life McCain. Trascurando la contraddizione evidente nel riconoscere nell'erede di uno dei presidenti più guerrafondai della storia un paladino della vita, è chiaro però il carattere esclusivo che la nuova Chiesa positiva ha assunto ormai da secoli.
Tutto questo per arrivare a definire questo chimerico cattolicesimo all'Italiana, e rispondere alla domanda introduttiva: sapete quanti cattolici siamo in Italia? I calcoli ufficiali sono fatti secondo i registri di battesimo delle parrocchie, e stimano che più del 90% degli italiani sono cattolici. Ma ovviamente questo dato è piuttosto discutibile, essendo la maggior parte dei battezzati violentati nella loro volontà attuale. Ciò nonostante da un articolo illuminante del Corriere della Sera del gennaio 2006 possiamo ricavare diverse considerazioni. Come ci disse all'epoca l'Eurispes (e non starò a cercare qualcosa di più recente, poiché in definitiva non ne vale la pena) l'87,8% del campione di italiani si dichiarava cattolico. Una percentuale molto vicina a quella dei battezzati, ma, attenzione, soltanto il 37% si dichiarava cattolico praticante, secondo la strana formula per cui si può essere anche cattolici non praticanti, ma di questo discuteremo in seguito. Vale la pena analizzare a fondo i risultati dell'indagine, perché ciascuno è significativo a suo modo.
Aborto
Sull'aborto l'83,2% del campione è favorevole nel caso in cui la madre sia in pericolo di vita, il 72,9% in caso di gravi anomalie e malformazioni del feto, il 65,1% in caso di violenza sessuale.
Pacs, Dico o simili
ll 68,7% dei cattolici italiani interpellati dall'Eurispes è favorevole all'introduzione dei pacs, i patti civili di solidarietà.
Fecondazione assistita ed eutanasia
Il 58,7% dei cattolici è favorevole alla fecondazione assistita. Il 38,1% è favorevole all'eutanasia, il 48,1% è contrario ma gli indecisi sono il 13,8%.
Frequenza alle celebrazioni religiose
Si reca alla Messa tutte le domeniche il 30,8% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni, a fronte del 22,4% e del 28,5% dei soggetti intervistati appartenenti rispettivamente alle fascia d'età 25-34 e 35-44 anni.
Ora è ovvio che queste percentuali sarebbero ridicole ed incomprensibili agli occhi di qualcuno che non sapesse bene cosa si intende quando si dice cattolico. Ma questa non è una giustificazione! Se io fossi intimamente convinto del fatto che dalla frequenza con la quale partecipo alla santificazione della domenica dipende la mia salvezza eterna, pur di non perdere una celebrazione rischierei la mia vita terrena e momentanea. A questo la macchina ecclesiastica rimedia con la sua maggiore fonte di guadagno, che sbrigativamente chiamerò indulgenza. Ma l'indulgenza non può trovar luogo nell'ambito delle convinzioni personali di ciascuno. Motivo per cui, in presenza di aborti, divorzi, eutanasia et cetera è ovvio che in alcun modo ci si può dichiarar cattolici.
Questo mi conduce ad affermare che la maggior parte degli italiani è cattolica all'Italiana, ovvero non cattolica, ma superstiziosa, irrazionale e tradizionalista. [to be continued...]
Poesia: raffreddore
a tratti non lacrimo, ma non respiro
a tratti respiro lacrime
lacrimar respiri... e 'un mi riesce..
lunedì 17 novembre 2008
Credenti o creduloni? Introduzione #1
L'immagine a sinistra è rilasciata secondo la Gnu Free Documentation License, dall'autore indicato nella pagina alla quale è collegata.
Questi giorni di sano raffreddore favoriscono e quasi mi costringono ad affrontare per iscritto uno degli argomenti che più ha occupato i miei pensieri dall'83 ad oggi. Sarà per colpa della mia formazione cattolica all'Italiana, sarà perché effettivamente è il primo problema esistenziale che ci viene parato innanzi. Pensate infatti ad un poppante in fasce che altro non desidera se non starsene per i fatti suoi al caldo di casa sua, e che viene costretto a presenziare ad un gran raduno popolare di invasati che pensano che la sua attuale salvezza dipenda dall'acqua che gli versa in testa un pagliaccesco signore, e si chiede legittimamente cosa abbia a che fare tutto quel fastidio con la sua esistenza. In questo esordio però mi sento in dovere di avvisare chiunque voglia avventurarsi in questo noioso pontificare, che l'avventura sarà piuttosto lunga, perché voglio essere esatto, e non so se mi riuscirà d'esser altresì leggero, seguendo l'insegnamento dello stimato Calvino.
Dicevo formazione cattolica all'Italiana, con la I maiuscola perché sostantivante, e mi spiego meglio. Sapete quanti cattolici siamo in Italia? E' una domanda piuttosto impegnativa, e per prima cosa sarà bene vedere cosa si intende per cattolici, o meglio quel che ci serve sapere. Dunque, se cerchiamo su Wikipedia in italiano la parola "cattolicesimo", veniamo barbaramente reindirizzati alla voce "Chiesa cattolica", che già è associazione di due termini ciascuno complesso a suo modo, motivo per cui cominciamo con l'aggettivo.
cattolico: eccl., della Chiesa cristiana di Roma: universale, in quanto ogni uomo vi può fare parte.
La prima cosa che colpisce è l'assegnazione precisa dell'aggettivo poi definito ad una istituzione economico-religioso-politica etc. ovvero la Chiesa di Roma, ovviamente cristiana. Se ne dà una sede precisa per individuare l'istituzione terrena preposta al governo del cattolicesimo. Tutto ciò pare in un qualche contrasto con la successiva specificazione, universale, poiché qualcosa di universale è qualcosa che automaticamente include l'universo mondo delle categorie interessate. Per essere più chiari. poiché la religione (cattolica, pleonastico) interessa l'uomo in quanto unico essere determinato nell'esistenza, tutti gli uomini automaticamente ricadono sotto la sua autorità morale e forse etica, ma di questo ultimo aggettivo e preposizione scriverò a parte. Per farla breve, la religione è universale, ma non riguarda gli ananassi.
E dunque l' "iscrizione ad un'istituzione", essendo in un qualche modo partitiva, si oppone all'universalità, individua appunto un partito di persone che si riconoscono tra di loro come affiliati, appartenenti, diversi dagli altri. Non una comunità dunque, ma una parte. Qui sorge il primo grosso problema del cattolicesimo, problema che si esplica ad esempio nel proselitismo, o nel potere temporale ed etico di cui parlavo prima, ed in mille altre piccole magagne che gli uomini di chiesa cercano in tutti i modi di conciliare con l' "editto della tolleranza". Il positivismo contro il razionalismo. [to be continued...]
lunedì 3 novembre 2008
perché questo blog
Il desiderio di scrivere e comunicare quelle che sono le nostre quotidiane conquiste nel campo della conoscenza, così come di condividere i pensieri più importanti e degni di nota mi muove a scrivere questo blog. Non voglio essere intimista e raccontare i fatti miei, ma scrivere di ciò che penso sia importante che tutti conoscano
Mi rendo conto che la maggior parte degli articoli possono essere noiosi, o complessi, ma la realtà è complessa, ed a semplificarla se ne perde inevitabilmente il senso completo. E la ricerca della verità deve essere lo stimolo per chiunque voglia vivere secondo morale. Ed è per questo che la "maieutica" della verità, da Socrate ad oggi, mi è principio ispiratore, se, come sono convinto, essa dimora in noi e non aspetta che di essere risvegliata.
Troverete ad ogni modo articoli su diversi argomenti, molti dei quali saranno strettamente attinenti alla religione o alla politica. Non disdegnerò però le curiosità, o quant'altro possa essere interessante ad ogni modo.
Ringrazio tutti i lettori per l'attenzione, e attendo con interesse ogni commento
lunedì 20 ottobre 2008
Opinione pubblica e democrazia
E' questo il punto, ovvero la formazione dell'opinione pubblica che addiviene ad essere potere perfino legislatore. Mi spiego: la legislazione di un paese, la sua etica, dipende in gran parte da ciò che i cittadini pensano che sia giusto. Ovvero, una legge in evidente conflitto con quello che è il costume dominante difficilmente troverebbe accoglienza in parlamento, in primo luogo perché gli stessi parlamentari si comportano e pensano, come cittadini, in relazione al “sentire comune”, in secondo luogo perché essi rappresentano un elettorato, e cioè un bacino di voti, a cui devono accondiscendere. Ovvero le loro opinioni, l'opinione del legislatore, contribuiscono e sono costruite, più la seconda che la prima, dall'opinione pubblica. Eppure opinione pubblica è un concetto assai vago, ancor più vago in relazione alla nostra società trasparente, ovvero una società in cui la comunicazione è di massa e capillare, in cui, si suppone, ciascuno conosce minuto per minuto ciò che accade nel mondo.
Io credo che mai come oggi sia proprio l'opinione pubblica ad essere legislatrice, ed è proprio in questa affermazione la chiave del potere. Per essere chiari, chi sa come indirizzare, per non dire manipolare, l'opinione pubblica, sa come governare una nazione. Prima di qualsiasi legge bisogna preparare il terreno, bisogna fare in maniera tale che la maggior parte possibile dei cittadini considerino quella legge giusta, o quantomeno ragionevole, nella misura in cui essa influisce sulla vita pubblica e di ciascuno.
In relazione al libro di Saviano, ad esempio, il pensiero che il potere mafioso sia profondamente deleterio per la vita di ognuno è un pensiero affatto scontato ed anzi ancora minoritario nelle zone in cui esso dovrebbe invece essere più radicato. E dunque essere in grado di formare l'opinione pubblica in maniera tale da nutrire un sentimento di indignazione capillare nei confronti del crimine organizzato, è un potere enorme ai fini dello stimolo alla lotta dello stesso, anche per lo “stato”.
Oggi più che mai il pensiero unico si diffonde, perché le immagini, a differenza delle altre forme di comunicazione, naturalmente rallentano se non inibiscono in toto il potere di ciascuno di rielaborare ciò che si apprende. Gli stessi giornali stanno sempre più imparando a comunicare per immagini, piuttosto che grazie al discorso. Non è così difficile, dunque, formare un pensiero singolo, l'omologazione, termine assai abusato e perciò logoro, del quale però è necessario recuperare il significato. La generazione di necessità è il primo passo del processo. Sicurezza, ricchezza, crescita, consumo, sono tutte necessità artificiali. Il numero di crimini di cosiddetto allarme sociale (furti, rapine, scippi … ) è in diminuzione costante da più che un decennio, eppure abbiamo l'emergenza sicurezza e l'emergenza immigrazione, ad essa collegata, e via di seguito.
È dunque da riflettersi ciò che oggi si chiama democrazia, e se la citata società trasparente non sia invece una società assai opaca, in cui le veri sedi del potere sono celate alla pubblicità. In cui però ciascuno, attraverso la propria capacità di comunicare il pensiero, possiede in potenza un potere enorme. Senza dimenticare, però, che senza un editore Saviano avrebbe predicato nel deserto.
venerdì 17 ottobre 2008
Causa a Dio
Il tribunale ha però, a mio parere giustamente, respinto la causa, in quanto in mancanza di un indirizzo certo al quale notificare la citazione giudiziaria. Il senatore Chambers può ricorrere in giudizio.
L'indagine per scoprire il vero indirizzo del Signore potrebbe partire da coloro che usano la volontà di Dio come giustificazione e sprone per i loro misfatti. Di sicuro essi sanno dove attingono queste informazioni riservate.
Il file pdf della causa intentata.
Etica e Scienza
Oltre che dire: "da che pulpito viene la predica" aggiungerò qualcosa.
Il fatto che la scienza non sia un contenitore di etica, secondo il signor. Ratzinger, dunque equivale a dire che gli scienziati operano in maniera immorale e che in senso generale non vi sarebbe un’etica nel loro operato? C’è la filosofia per questo, appositamente elaborata dall’ingegno umano, e che nella sua stessa denominazione professa amore per la scienza. Negli scritti dei filosofi ciascuno può formare la sua morale e giungere a costruire un’etica di certo migliore per premesse, principî, e risultati di quella che costruirono alcuni oscuri signori secoli orsono chiamandola “parola di Dio”.