martedì 28 aprile 2009

Un po' di sana logica

immagina sotto licenza GNU FDL 1.2 - fuel dump and burn di un F111
La logica è un potente strumento di discernimento razionale, che si poggia su una serie di principi, come quello di non contraddizione o quello di inferenza, e tramite un'affermazione ritenuta vera, è in grado di giudicare vere tutte una serie di affermazioni derivate. Questo potente strumento, se usato intelligentemente, permette inoltre di procedere "per absurdum" e tramite la falsificazione di una affermazione, affermare la sua negazione.

Esiste un movimento chiamato dai suoi detrattori "sciachimismo", che afferma contro ogni evidenza che le bianche scia di condensa che vediamo in cielo di quando in quando siano frutto di un segretissimo complotto sotto gli occhi di tutti al fine di avvelenare la popolazione mondiale, controllare il clima e far crescere più velocemente alcune unghie delle dita piuttosto che altre.

Adepti di questo movimento si sono trovati a riprendere con una videocamera un fuel dumping sopra i cieli di Torino, ovvero una procedura di emergenza che si effettua in caso di rientro prematuro all'aeroporto, tesa a scaricare tutto il peso di carburante possibile per effettuare un atterraggio più agevole. Ecco il filmato:


Come si può agevolmente verificare, si tratta di un boeing 767-300 che effettua questa procedura, a quote piuttosto basse. Simone Angioini nel suo blog ha trattato l'argomento dal punto di vista della ricerca empirica (andare a vedere se e quando in quel momento su quella porzione di cielo fosse presente un B767-300 in emergenza, e guarda caso ce n'era uno della Delta airlines partito da Malpensa e diretto ad Atlanta con fumo in cabina.)

A me interessa trattare la questione attraverso la logica. Gli sciachimisti affermano che quella è "the ULTIMATE evidence" (copio da un commento su youtube) delle scie chimiche. D'altra parte se le scie chimiche si presentano in quella maniera, allora tutte le scie di cui infestano il web che non hanno quelle caratteristiche sono scie di condensa. Dunque l'irrorazione chimica è rarissima. Oppure gli "spruzzatori" di quel boeing sono diversi, proprio su un volo a bassa quota facilmente avvistabile, guarda caso. Ma quelle scie partono direttamente dall'ala, mentre quasi tutte le altre scie diventano visibili a una qualche distanza dai motori. Dunque o quella non è un'irrorazione chimica e lo sono tutte le altre, e dunque gli sciachimisti dovrebbero precipitarsi ad affermare che quello è sì un fuel dumping, oppure solo i fuel dumping sono scie chimiche, e dovrebbero smettere di indicare scie con altre caratteristiche come scie chimiche. Sta a loro decidere, la logica non lascia spazio a discussioni.
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lunedì 27 aprile 2009

A hard rain's a-gonna fall

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In questi giorni succedono cose strane. Non che gli altri giorni siano normali in questo mondo qua, però in questi giorni succede tipo più spesso. Succede ad esempio che Vespa, memore della lezione evangelica di Luca (6, 39:42), parla di sciacallaggio giornalistico; succede che non si può parlare - che novità - di sesso in tv; succede che il papa, citando Marx, dimostra che insegnare la religione cattolica a scuola è segno di laicità positiva - santa pazienza - e succede che il ministro preposto gli dà corda, mentre i tedeschi snobbano la religione preferendole l'ora di etica.

Viviamo sotto la minaccia della febbre suina, che sembra tipo una febbre pericolosissima che ucciderà tutta l'umanità a breve, magari mentre siamo lì a mangiare una bistecca al sangue, mentre la gente muore quotidianamente di infarto o appiccicata a qualche guard rail mentre ritorna a casa - saturday night swine fever. Insomma succede che uno non sa più molto bene quanto deve preoccuparsi per cosa, e se sta guardando un'enorme satira della vita oppure è soltanto un po' sciroccato lui, che pensa le cose al contrario di come dovrebbero andare, e per fortuna che c'è Porta a Porta ogni sera a ricordatelo, che sei proprio sciroccato forte intendo.

La Montalcini da Fazio non ha avuto il coraggio d'essere ottimista fino in fondo, ha preferito la speranza nella zona neocorticale del cervello, in quella che ci dovrebbe far ragionare sulle robe, almeno ogni tanto. Che in effetti poi uno dovrebbe dar retta a quel tipo dei jeans diesel che ha detto che lui è giovanefrescoefigo, tutta una parola, e che lui cazzo no che non li farebbe votare quei rinsecchiti dei senatori a vita, e che al limite i jeans vanno portati stretti alla caviglia senza calzini e con le ciabatte, anche con il diluvio fuori, e giù applausi.

p.s. sono pure le 2.14, di notte intendo.

venerdì 24 aprile 2009

Il rasoio di Occam va affilato


Qualche tempo fa (il 3 settembre 2006) ci fu un certo clamore per un oggetto non identificato avvistato e fotografato dal comandante Vincenzo Garofalo, pilota di linea. L'immagine è quella che vedete a sinistra. L'ingrandimento dell'oggetto questo:

Qualcuno si è tolto il distrurbo di fare qualche ricerca, e per esempio notare un giocattolino della disney, come questo:che ingrandito e ruotato (confrontato con quello della foto) diventa questo:


Ipotesi 1: il comandante ha fotografato un giocattolo della disney tirato in aria spacciandolo per UFO.
Ipotesi 2: La disney è in possesso di segretissimi disegni di dischi volanti superavanzati e li usa per disegnare i suoi giocattoli.

Se l'ipotesi 2 vi sembra la più probabile, il consiglio è di fare un salto dall'arrotino.

lunedì 13 aprile 2009

Un altro paio di cose sul terremoto

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Berlusconi ha detto ai politici di non presentarsi a L'Aquila, di evitare la pubblicità e non dar fastidio ai soccorsi. Subito dopo ha annunciato il prossimo consiglio dei ministri a L'Aquila, durante la sua visita a L'Aquila. Questa sì che è coerenza.

Nel frattempo Annozero ha provato a criticare l'organizzazione dei soccorsi e la mancanza di strutture di pronto soccorso in loco, e subito è partita la furia censorofila. Spicca la dichiarazione di Mauro Masi (dg RAI), secondo il quale in Rai non ci devono essere "zone franche", alla faccia della libera informazione.

Basta, non volevo dire altro.

venerdì 10 aprile 2009

Terremoti umani

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Si può chiacchierare quanto si vuole sulla previsione dei terremoti, quello che per ora sappiamo è che la terra trema, rilascia energia, ogni tanto, di più in alcune zone, di meno in altre. Lo sanno tutti. Dopodiché la scimmia sull'albero se ne preoccupa poco, noi che ci siamo costruiti dei gusci di cemento dove vivere ce ne preoccupiamo un po' di più. C'è che si interroga sulla natura divina delle disgrazie umane, chi ringrazia l'Altissimo perché la madonnina di Onna è rimasta in piedi, chi si ritiene miracolato di essere ancora vivo, come se fosse più meritevole degli altri che sono morti, chi si appella alla settimana santa e alla passione di Cristo.

La questione è una: il terremoto è un fatto naturale; leopardianamente, alla natura non frega un cazzo se noi vogliamo abitare in case di cemento piuttosto che sotto una capanna di paglia. La terra trema perché la crosta si muove, genera tensioni che prima o poi rilascia, che a noi piaccia o no. Funziona così. Nessun mistero della fede.

Detto questo, sarebbe ora che la smettessimo di vivere come il cavernicolo che guarda al fulmine e s'interroga sul divino, e piange gli dei perché la siccità gli rovina il raccolto. La natura se ne frega. Ebbene perché si può, bisogna vivere controllando la natura nelle sue manifestazioni controllabili - c'è la siccità, faccio l'irrigazione naturale; mi infestano dei batteri cattivi, li ammazzo con la penicillina - ed assecondarla nelle sue manifestazioni incontrollabili .Inondazioni? purché io non mi ci trovi nel mezzo. Terremoti? facciamo ballare la casa insieme alla terra, senza che debba per forza cascarci in testa.

Le chiacchiere lasciamole ai creduloni, che rimarranno ogni volta a bocca aperta di fronte ad ogni fenomeno naturale un pochino più raro del quotidiano. La terra trema, si sa. Che si debba ancora morire per questo è una roba da lasciarsi alle spalle.