mercoledì 13 ottobre 2010

Il complotto delle "sette sorelle"

Le sette sorelle; chi non ne ha sentito parlare? No, non sto parlando delle Pleiadi o della catena montuosa norvegese, né di cascate grattacieli film porni, bensì delle famigerate compagnie petrolifere che controllano con bastone e carota l'economia energetica mondiale. Un cartello economico senza scrupoli che ci nasconde la soluzione energetica definitiva, a basso costo e completamente pulita, per la bieca avarizia dalla quale è caratterizzato.

Le fonti rinnovabili unite all'idrogeno sono la soluzione; le auto elettriche, le auto ad aria compressa, o perché no, le auto a molla ci regaleranno aria pulita e viaggi lunghissimi a costo quasi zero. Ma le malvagie compagnie petrolifere impediscono alle aziende di commercializzare queste tecnologie — che sono già ampiamente disponibili e addirittura ingegnerizzate — attraverso una rete di controllo e un'attività di lobbying imponentissima, che si serve di navi aliene per rapire i pericolosi sovversivi che vogliono diffondere il verbo dell'energia pulita — tranne questo qui — e di una rete sotterranea di spie, informatori, infiltrati a tutti i livelli per scovare qualunque tentativo di liberazione dalla schiavitù del petrolio e sopprimerlo sul nascere.

Io mi immagino questo tizio che un giorno decide di buttarsi sul business dell'idrogeno, e deposita un bel brevetto magari insensato magari no all'EPO, e il giorno dopo dlin dlon il campanello, e c'è questo tizio di nero vestito, auricolare e tutto, con una valigetta piena di contanti in una mano, e un sacco di iuta con corda di nylon nell'altra.