Si può chiacchierare quanto si vuole sulla previsione dei terremoti, quello che per ora sappiamo è che la terra trema, rilascia energia, ogni tanto, di più in alcune zone, di meno in altre. Lo sanno tutti. Dopodiché la scimmia sull'albero se ne preoccupa poco, noi che ci siamo costruiti dei gusci di cemento dove vivere ce ne preoccupiamo un po' di più. C'è che si interroga sulla natura divina delle disgrazie umane, chi ringrazia l'Altissimo perché la madonnina di Onna è rimasta in piedi, chi si ritiene miracolato di essere ancora vivo, come se fosse più meritevole degli altri che sono morti, chi si appella alla settimana santa e alla passione di Cristo.
La questione è una: il terremoto è un fatto naturale; leopardianamente, alla natura non frega un cazzo se noi vogliamo abitare in case di cemento piuttosto che sotto una capanna di paglia. La terra trema perché la crosta si muove, genera tensioni che prima o poi rilascia, che a noi piaccia o no. Funziona così. Nessun mistero della fede.
Detto questo, sarebbe ora che la smettessimo di vivere come il cavernicolo che guarda al fulmine e s'interroga sul divino, e piange gli dei perché la siccità gli rovina il raccolto. La natura se ne frega. Ebbene perché si può, bisogna vivere controllando la natura nelle sue manifestazioni controllabili - c'è la siccità, faccio l'irrigazione naturale; mi infestano dei batteri cattivi, li ammazzo con la penicillina - ed assecondarla nelle sue manifestazioni incontrollabili .Inondazioni? purché io non mi ci trovi nel mezzo. Terremoti? facciamo ballare la casa insieme alla terra, senza che debba per forza cascarci in testa.
Le chiacchiere lasciamole ai creduloni, che rimarranno ogni volta a bocca aperta di fronte ad ogni fenomeno naturale un pochino più raro del quotidiano. La terra trema, si sa. Che si debba ancora morire per questo è una roba da lasciarsi alle spalle.
1 commento:
Che rimanga in piedi una madonnina mentre crepano bambini.. non capisco come possa giovare all'immagine del divino. Meglio una statuetta di una vita umana?
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