venerdì 13 marzo 2009

Ambientalismo?

Seguendo da qualche tempo l'odissea del forum dei "verdi toscana" in merito al fenomeno delle scie di condensa, che qualche sciroccato considera scie chimiche, mi sono trovato a pensare a qualche cosa che mi aveva già colpito durante il forum Terra Futura tenutosi a Firenze qualche tempo fa. L'ambientalismo nelle sue forme più genuinamente politiche, ovvero nelle organizzazioni di sensibilizzazione ed attivismo politico, è sempre più imbevuto di credenze che nulla hanno a che fare con quello che dovrebbe essere il principio motore della attività intellettuale e politica di un attivista ambientalista, ovvero la razionale applicazione del concetto, dell'idea, di conservazione dell'ambiente nel miglior stato possibile, a prescindere dalle sensazioni irrazionali. Mi riferisco a tutte quelle manifestazioni folkloristiche che accompagnano spesso, troppo spesso, l'attivismo a favore dell'ambiente, dal vegetarianesimo come culto, al rifiuto apriori della medicina tradizionale, a favore di pratiche pseudomediche considerate "naturali", e delle quali però è stata largamente comprovata l'inefficacia. Mi riferisco nel caso particolare ad un commento nel forum citato, nel quale è evidente l'approccio ai problemi ambientali che io attribuisco alla mancanza di educazione scientifica nel vero senso della parola. Perché per prima cosa la scienza deve essere estremamente critica, non deve affidarsi alle sensazioni. Guardate ad esempio questo video:



La mancanza di educazione scientifica, e l'affidarsi alle sensazioni, in un caso del genere conduce a delle risposte sballate. Bisogna avere l'umiltà di rendersi conto che i nostri sensi sono "progettati", ovvero si sono evoluti, in una determinata maniera e per funzionare bene in alcune situazioni che sono quelle tipiche della nostra realtà quotidiana. Quando si vuole invece pretendere di credere ai propri occhi a tutti i costi, inevitabilmente si cade in errore. Si pensa ad esempio che la terra sia piatta, oppure che l'accelerazione di gravità dipende dalla massa, oppure che ad una forza corrisponde una velocità et cetera. Quello che possiamo fare però è avvalerci della nostra capacità di modellare la realtà che ci circonda attraverso la fisica, che unita al ragionamento ci fornisce degli strumenti dirimenti che ci permettono di stabilire in alcuni casi come stanno effettivamente le cose. In quel caso, l'uso di una semplice livella rivela l'inganno dei nostri sensi. Eppure la maggior parte delle persone ama dare una spiegazione "sentimentale", possibilmente legata a qualche fenomeno paranormale. Si cerca in tutti i modi di affidarsi a delle credenze che non riusciamo ad abbandonare, perché altrimenti dovremmo fare i conti con la nostra ragione, che per certi versi è spietata. Quando però questo atteggiamento "new age" diviene mainstream nell'ambito dell'ambientalismo, tutto ciò che c'è di buono nell'umanesimo ambientalista si perde irrimediabilmente nel mezzo della caciara pseudoscientifica, per cui alcune idee importanti perdono irrimediabilmente tutta la loro credibilità. La natura è complessa, ma la scienza ci fornisce alcuni utili strumenti per comprenderne certi meccanismi. Bisogna però evitare di partire con un'idea da dimostrare a tutti i costi, ed affidarsi alla propria intelligenza ed alla competenza di chi è capace di spiegare la natura nelle sue varie manifestazioni.

7 commenti:

Nico ha detto...

Ciao Francesco. Quello che dici è esattamente quello che mi ha fatto abbandonare certi ambienti e che sancirà (se non lo ha già fatto) la morte del movimento politico ambientalista.
Molte volte durante ritrovi o riunioni saltavano fuori cose strane, e ce ne sono, ma il dictat era "deve essere sensazionale e non ci frega di controllarlo". Tutto fa brodo purchè porti attenzione e quindi possibilità di nuovi iscritti, voti. Il fine ultimo quindi non è più l'ambiente, la salute, ma il potere. Ed a questo punto è anche più spregievole di chi inquina, che almeno lo fa per i soldi ma senza prendere in giro la gente.
Un vero ambientalista mette al primo posto l'ambiente e si attiva per informare, e per informare nel modo corretto. La prima cosa che un Verde dovrebbe fare di fronte alle scie chimiche è "studiare" il fenomeno e "fare le analisi".
Sono molto più ambientalisti Montanari e la Gatti che tutti quei cercapoltrone dei Verdi toscani.

Anonimo ha detto...

contini, ma vai in c**o

lo sai benissimo che i militari mettono degli additivi nel normale carburante per motori a getto

spiegami questo strano fenomeno:

http://www.youtube.com/watch?v=z3j7TJi_X98

contini non fare il finto tonto per piacere. c'è un controllo delle perturbazioni e te lo sai bene

effepunto ha detto...

scusate se ci ho messo un po' a moderare i commenti, non mi arriva l'avviso via email, combloddo!!!

Arturo, come ti è già stato ripetuto, santa pazienza, probabilmente quel motore aveva qualche problema di combustione.

Nico ha detto...

arturo, l'ha scritto anche Straker che è un malfunzionamento del motore..

Nico ha detto...

Guardate che notiziola ho scovato:
http://nico-murdock.blogspot.com/2009/03/la-teoria-delle-scie-chimiche-ha-vita.html

proprio parlando di ambientalismo.

ShadowRider ha detto...

Arrivo in ritardo, comunque concordo col contenuto del post. E' uno dei motivi per i quali ormai da anni ho smesso di sostenere i vari movimenti politici ambientalisti.

Un altro handicap grave dell'ambientalismo, almeno in Italia, è la diffusione di atteggiamenti assolutisti, quello che in America viene chiamato BANANA (Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything).

Come ebbe a dire un mio conoscente, "I Verdi hanno il cuore dalla parte giusta. Purtroppo il cuore, se non si usa anche la testa, serve a ben poco...".

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

certo che quella stradina sembra fatta apposta.. non è che qualcuno s'è divertito a farla così? mi ricorda certe piccole costruzioni illusionistiche che si trovavano nei luna park una volta, tipo la stanza degli specchi e compagnia bella