"Se i divorziati si sono risposati civilmente, essi si trovano in una situazione che oggettivamente contrasta con la legge di Dio e perciò non possono accedere alla Comunione eucaristica, per tutto il tempo che perdura tale situazione"
Il rinato cattolico non dovrebbe dunque più fermare la mano del vescovo nell'atto di porgergli la comunione.
Ringraziando l'anonimo ne l'Oracolo di Wikipedia in italiano, per il suggerimento, e RobertoReggi per la risposta.
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1 commento:
Il fatto è che già era in possesso delle prerogative per accedere all'eucarestia: dopo il primo divorzio ottenne una dispensa vescovile che gli ha permesso di prendere la comunione dalle mani del papa
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