La convention del rottamatore Renzi ha molto infastidito non solo l'establishment storico del sedicente Partito Democratico, quanto, affare assai più notevole, una gran parte di elettorato "di sinistra", il quale è terrorizzato da alcune ideuzze e alcune posizioncine da Renzi espresse, che paian essere addirittura classificabili come espressioni "di destra".
Ora io lascio da parte il discorso "cos'è la destra cos'è la sinistra", prima di tutto perché è talmente insensato da poter trovare tranquillamente posto nei dibattiti dei socialini, e in secondo luogo perché è tremendamente noioso. Piuttosto mi interessa questo panico che i rottamatori hanno seminato a giro.
Le dichiarazioni di Bersani sono emblematiche: "non è giovane è vecchio", "ho ragione io", "i regazzini a letto presto", "gne gne gne". Giudicate voi.
Dall'altro lato si sviluppa un dibattito sulla legislazione del lavoro e sulla Costituzione. La posizione "della sinistra" è chiara: "il lavoro non si tocca". E la Costituzione? non si tocca. Ora è chiaro che posizioni del genere uno se le aspetta dal nonno partigiano con l'Alzheimer, al quale non si può che dar ragione per intanto che gli si infila un cucchiaio di brodaglia in bocca sperando che crepi presto, ma da un partito di governo, ecco.
La roba più pesa che si rimprovera a Renzi è che il pischello riceve apprezzamenti da una serie di personaggi classificati nelle file nemiche, il più grosso che mi viene in mente è Ferrara Giuliano, e che dunque non può aver ragione.
Io volevo solo dire ai compagni della mozione "non si tocca" che questi personaggi qua hanno difeso il Berlusconi superando ogni imbarazzo perché erano terrorizzati dal nonno coll'Alzheimer, che piuttosto che lui chiunque. E alla stessa maniera una buona parte di quelli che hanno votato la qualunque purché non.
Questo è compagni conservatori. Non si ferma il mondo cogli occhi chiusi e la testa sottoterra.