Ecco:

Molti più di quelli, la maggioranza, dico, hanno costruito il regime di Mussolini. Egli era, in definitiva, la più concreta e coerente espressione popolare possibile. Di fronte a quella pazzia, democraticamente legittima, non si frappose nessuna limitazione. L'espressione del popolo, pura e semplice. Guardatela com'è tronfia, com'è dozzinale, com'è persino grottesca, ecco:


Questi qua erano di meno. Proprio così. Ne erano pochi, un'oligarchia, o forse meglio, un'aristocrazia. Nessuna elezione avrebbe dato loro il mandato popolare, e infatti hanno il fucile e le granate. Eppure la retorica democratica li prende a modello, e al contrario rigetta quelli di su.
Il fatto è questo, che libertà e democrazia son due cose distinte. Nessuna relazione intercorre tra loro, infatti quanto più la democrazia è limitata tanto più gli spazi di libertà aumentano. La Costituzione, d'altro canto, che cos'è, di fatto? Una limitazione imposta alla semplice sovranità popolare. Tu popolo eserciti la tua violenza (Kratòs - forza), ma solo nel ristretto dominio disegnato dalla Costituzione, che non è stata espressione democratica, ma espressione oligarchica, o, come s'è detto, aristocratica.
Di più, le pulsioni popolari anelano sempre alla dittatura, al pensiero unico. Per una ragione aritmetica e di psicologia delle masse.
Dunque è necessario ripulire l'ideologia democratica dalle incrostazioni retoriche per mostrarla chiaramente per quello che è. L'obiettivo, in definitiva, deve essere la libertà, che non può che consistere che nel poter fare ciò che si deve volere.