venerdì 30 gennaio 2009

Lo "Stupro di Capodanno" e i giornalisti: la custodia cautelare

Ho intenzionalmente usato nel titolo l'espressione giornalistica che univocamente individua il fatto di cronaca di cui tutti sono a conoscenza, ovvero lo stupro avvenuto durante una festa a Roma. Gli stessi giornali hanno enfatizzato la decisione dei giudici di assegnare gli arresti domiciliari all'imputato in attesa di giudizio. Alfano, sull'onda dell'indignazione popolare, dispone degli "accertamenti ispettivi", mentre Alemanno parla di "incredibile indulgenza". Tutto questo pare naturale, così come ci viene comunicato dalla stampa. L'impressione che si dà è quella di una giustizia indulgente, quando non assente. L'impressione è che lo stupratore si sia fatto solo pochi giorni di galera. Se un cittadino però ragiona, e se siamo ancora in uno stato civile, si accorge che non c'è ancora stato nessun processo. La custodia cautelare non è una pena che si infligge preventivamente a qualcuno, per grave che sia stato il reato commesso, perché non si sa ancora se e in che misura l'accusato sia colpevole. Per questo esistono i processi, che commineranno una pena commisurata nel momento in cui verrà riconosciuta la colpevolezza. La custodia cautelare serve ad evitare che le indagini possano essere viziate dall'accusato, oppure ad evitare reiterazione del reato o fuga. Tutte opzioni che nel caso in questione sono inapplicabili. E' ragionevole infatti pensare che l'imputato non fugga, visto che si è consegnato spontaneamente, che non reiteri il reato né che inquini alcunchè, vista la confessione. Ripeto: la custodia cautelare non è una pena preventiva! Dunque che senso avrebbe avuto comminare una custodia cautelare in prigione? Nessuno. Eppure una decisione ovvia da parte dei giudici viene fatta apparire scandalosa. L'opinione pubblica si convince del fatto che non esiste giustizia di stato, mentre i giornali giocano sul sensazionalismo preferendo vendere più copie, piuttosto che informare. Se ce ne fosse stato bisogno, un altro motivo perché i giornalisti come quelli che firmano articoli del genere se ne vergognino profondamente.

giovedì 29 gennaio 2009

Cyborg scarabei

Techon ci segnala il lavoro dell'Università di Berkeley, presentato durante il MEMS 2009 a Sorrento, un lavoro che, oltre ad essere sconvolgente, ha anche un che di inquietante. Infatti l'università americana ha presentato un sistema per controllare i gli scarabei rinoceronte a distanza, applicando un dispositivo wireless sul dorso degli insetti. La prosecuzione a breve termine dell'esperimento prevede l'aggiunta di sensori come una videocamera, ma a lungo termine si può pensare di utilizzare i "sensori" già posseduti naturalmente dagli scarabei, costruendo dei veri e propri insetti cyborg radiocontrollati. La ricerca è finanziata dall'esercito americano, ma, si sa, sono loro che se lo possono permettere. Come al solito una tecnologia può essere utilizzata in molti modi, alcuni pacifici, altri meno. Resta il fatto che di fronte a queste cose chi vi scrive rimane inevitabilmente affascinato.

sabato 24 gennaio 2009

CellAdam, una cura "della madonna"

Foto di Lawrence Lew - licenza. Ringrazio Antonio Lombatti che nel suo blog segnala questa sconvolgente notizia.
Quanto sono stupide tutte quelle persone con il cancro che si affidano ai medici "tradizionalisti" e si fanno bombardare di radiazioni, soffrendo le pene dell'inferno, invece di affidarsi alla Madonna ed alla "nuova" cura da lei sponsorizzata. Ebbene sì, Zenit, l'agenzia di stampa cattolica, che ci racconta "il mondo visto da Roma", ci mette al corrente di una miracolosa cura "che non forza la natura", ma utilizza principi naturali.
"Imagine a medicine that has a staggering 75% success rate in treating cancer, and yet is a natural and ethical product, owned by a nonprofit company headed by devout Catholics." - "Immaginate una medicina che ha circa il 75% di tasso di successo nella cura del cancro, ed inoltre è un prodotto naturale ed etico, posseduto da una compagnia nonprofit con a capo devoti Cattolici".

Così esordisce l'articolo di Edward Pentin su Zenit. Prosegue in maniera del tutto acritica e priva di sensatezza scientifica, affermando che questa cura fu scoperta da un devoto ungherese, ma rimasta oscura perché nessuno capisce l'ungherese, e amenità del genere.
"So why has hardly anyone heard of it? According to Biostemworld, the reason is because it was developed in Hungary during the country's Communist era. CellAdam was discovered, by chance, by Adam Kovacs, a Christian Hungarian researcher, who put his whole life into finding a cure for cancer."

Che bello. Peccato che i rilievi clinici di questa miracolosa medicina siano di questo tenore:
"in addition to the company’s claim that it has a 75% success rate. There is a bus driver in Hamilton, Canada, who has just found out that after taking CellAdam for less than a month, a 5-centimeter tumour has been reduced to the size of pea and now he doesn’t have to worry about having chemotherapy.

There is the case of a woman with lung cancer – the hardest kind to treat – which had become so bad that she had gone home to die. “She started to take CellAdam and within two months she was practically clear,” says Janossy.

“Constantly, every couple of days, there are these dramatic cases.” Janossy says an ongoing 10-year study in Hungary is currently focusing on two groups of cancer sufferers. One group, who all went through chemotherapy, have since died, but those who have been taking CellAdam are still alive."


Nessuna menzione riguardo alcun protocollo di test, dati sull'incidenza della guarigione, numero di pazienti testati, test in doppio cieco per il controllo dell'effetto placebo. Forse Pentin s'è dimenticato di chiedere, come ci fa notare counterknowledge.com. Ma non hanno certo trascurato l'aspetto economico della faccenda:
"Once any cancer drug hits the market, it can generate revenues of hundreds of millions of dollars. Biostemworld is expecting CellAdam will generate over a billion dollars once it becomes fully viable in about two to three years. “It’s huge,” says Janossy, “but we want the profit to be shared or managed by a Catholic interest where the hope is that the profit will help the people in need. It’s a very unusual approach.”

Mmmm, miliardi di dollari gestiti da interessi cattolici, chissà perché la cosa non mi rassicura. Ma andiamo a vedere che ci dicono del principio scientifico:
CellAdam works by breaking down a shield that is preventing cancer cells from communicating with the body’s natural immune system, allowing it to kill the cancer cells. “It is putting back your immune system into balance,” explains Beke, “assisting your immune system to cure the cancer, enhancing your own system to be natural and letting a natural process take over a sick body.” Certain cells react better than others to the drug, such as breast, lung and large intestinal cancer cells, melanoma malignum and certain types of obstetric tumours. But even large tumours can be blocked by CellAdam, claims Biostemworld.

It’s [sic] best track record, however, is as a cancer prevention therapy. When used as a dietary supplement, it works by building up the body’s adult stem cell count. Stem cells can decrease by as much as 80% in the course of a lifetime, leading to signs of ageing, a weakened immune system, and diseases such as cancer. With CellAdam and its other nature-based drugs, Biostemworld claims it can restore that count by as much as 75%, exceeding a similar product in California by 50%. Not only do they prevent cancer, but other diseases too.

Furthermore, Biostemworld argues its products are without the dangers associated with synthetic drugs because they are less toxic. Janossy says pharmaceutical companies prefer synthetic drugs because they are easier to patent and so make more money. But he adds that synthetic drugs tend to mimic what is already available in natural drugs, some of which have been used in countries such as China for over 4,000 years.


Insomma, CellAdams aiuterebbe "naturalmente", qualunque cosa questo voglia dire, il corpo a combattere il cancro, bilanciando "il suo sistema immunitario". La sua maggiore efficacia è, però, nella prevenzione del cancro, somministrata come complemento alla dieta, insomma, come i pomodori o il peperoncino. L'ultima affermazione mi mette in guardia ulteriormente sulla levatura scientifica di questa gente: le medicine sintetiche tendono a riprodurre ciò che è già disponibile in principi "naturali", alcuni dei quali sono stati usati in Cina per più di 4000 anni. Quant'era l'aspettativa di vita in Cina per un malato curato con la medicina tradizionale? Chissà perché sono passati a curare la gente con la "cattiva" medicina occidentale. Se funziona come l'agopuntura siamo apposto. Ipotizzando la buona fede di Pentin nel riportare la notizia, ipotizzando (cosa più difficile visti i soldi in ballo) la buona fede dell'azienda che sponsorizza la cura, la Biostemworld, un malato di cancro cattolico di fronte ad un articolo del genere, che non presenta nemmeno una evidenza scientifica, potrebbe essere tratto in inganno ed affidare tutte le sue speranze a questa cura miracolosa.
"We put our work daily under the protection of Our Lady," says Dalgarno, "knowing she is guiding our work and the 'mission in the health field' that we feel called to."

Se le evidenze scientifiche ci sono, presentatele in maniera chiara, altrimenti non giocate con le vite della gente mettendogli davanti false speranze, pretendendo di sponsorizzare una cura tramite la speciale protezione della Madonna; tutto ciò è semplicemente vergognoso.

edit: l'indagine continua su counterknowledge
edit2: la biostemworld comincia a nascondersi

venerdì 23 gennaio 2009

Bufale: I protocolli dei Savi di Sion


immagine protetta da copyright - vietata la riproduzione

Oh, visto che questa settimana è andata così, finisco di consacrare il mio lavoro unendomi a quella schiera di poveracci che dal 1920 ad oggi si sono dannati dimostrando e ribadendo che i protocolli dei savi di Sion sono una bufala! se non fosse abbastanza chiaro ve lo metto in tipografica evidenza:

i protocolli dei savi di Sion sono una bufala!

Questo perché ogni tanto resuscitano sulla bocca di qualcuno, tipo questo documento, presentato da simpatici tizi ammiratori di un tale Giulio Cesare Andrea Evola, per gli amici Julius, un nazistucolo figlio di papà, per intendersi. Oppure questi altri tizi qua, che li presentano così:

Iniziamo la pubblicazione dei famosi Protocolli di Sion; veri o falsi che siano, lo sviluppo geopolitica e economico attuale sembra essere guidato da tali dettami.

Questi "documenti", in realtà un'opera di finzione letteraria scritta nella forma di documento segreto, svelerebbero il piano degli ebrei, o forse del mignolo col prof non ricordo bene, di conquistare il mondo attraverso sotterfugi economici. Peccato che siano stati copiati in gran parte da un pamphlet letterario del 1864 di Marcel Joly dal titolo "Dialogue aux enfers entre Machiavel et Montesquieu (Dialoghi agli inferi tra Machiavelli e Montesquieu)". L'interessante storia dell'opera è raccontata su Wikipedia, ma in breve nel '68 un antisemita tedesco, tale Goedsche, pubblica sotto lo pseudonimo di Sir John Retcliffe un'opera, Biarritz, che utilizza i dialoghi del pamphlet di Joly immaginandoli nel contesto di un'assemblea segreta di rabbini che si riunirebbe ogni 100 anni per tentare di conquistare il mondo, copiando tra l'altro la trama a Dumas, che racconta un episodio nel suo Giovanni Balsamo, nel quale Cagliostro mette in piedi una cospirazione per impadronirsi di una collana di diamanti. Insomma, per farla breve, i dialoghi finiscono in Russia dove vengono pubblicati in sordina, e rimangono tali fino al 1917, quando cominciano ad aver successo, e ad essere creduti documento originale. Vengono sbufalati una prima volta da un giornalista inglese, Philip Graves sul Times, nel 1921. Naturalmente questo non basta, perché la mamma dei complottisti è sempre incinta, e i protocolli imperterriti risorgono dalle ceneri. Da allora questo falso storico lampante viene riproposto per sostenere la tesi degli antisionisti, come fosse un documento originale. Insomma, l'ignoranza e la malafede prosperano, ma il senso critico ci salverà.
edit: ah, ecco dov'è che avevo sentito ritirar fuori la bufala dei protocolli...

Piccola notiziola grillina

«Grillo è anche lui un populista, assomiglia a Berlusconi più di quanto non vorrebbe ammettere, anche lui preferisce la predica di piazza». Questa è la frase che Gad Lerner disse in occasione di un documentario su Beppe Grillo andato in onda su al Jazeera, e poi mandato anche da Grillo stesso, tranne appunto che per la frase di Lerner. Perché? Perché il punto è proprio quello. Il populismo di qua o di là non è mai a fin di bene. Se pure qualche verità nelle piazze c'è, si confonde in mezzo alla caciara, è impossibile distinguerla. I fatti, le cantonate prese da Grillo, tipo biowashball ancora in voga, macchina eolo, o complotto del signoraggio (passato sotto silenzio), lo dimostrano. Attenzione agli imbonitori, soprattutto quando fanno ridere!

Ateobus - la parola a Carcano.

Raffaele Carcano, il segretario della UAAR (Unione Atei Agnostici e Razionalisti), scrive una riflessione sulla discussa campagna che l'UAAR ha provato a mettere in piedi a Genova. Oltre che segnalare l'articolo, visto che nel momento in cui vi scrivo il sito è down, faccio anche un breve riassunto: (edit, il sito è tornato disponibile, fate meglio a leggere l'articolo completo!)
"Qualcuno può stupirsi di fronte all’affermazione che in Italia non si è liberi (o lo si è molto scarsamente) di essere atei, eppure è una verità tra le meno difficili da dimostrare". Con questa citazione di Carlo Cardia esordisce Carcano nel suo articolo. Continua affermando, che, benché invisibili, gli atei in Italia sono milioni, così come le richieste di intervento allo sportello S.O.S. UAAR per soprusi più o meno gravi. "L’idea di avviare una campagna di ateobus rispondeva a questa semplice esigenza: dar loro visibilità, fungere da antidoto al condizionamento sociale", prosegue, dunque una sorta di orgoglio ateo, una maniera per affermare l'esistenza di una enorme quantità di persone che si vedono negati i propri diritti giorno dopo giorno. Le motivazioni per il rifiuto della campagna sono discutibili, se non altro perché la campagna opposta a Roma è visibilissima, così come è ridicolo pensare ad un missionario che vada da qualche parte predicando "Forse Dio c'è, anzi probabilmente, ma Krishna o Visnù probabilmente non esistono". Pare dunque che dire che Dio c'è non sia altrettanto opinabile come dire che non c'è. Questo a testimonianza di come i religiosi, franando loro la terra sotto i piedi, e non essendo più in grado di abbindolare come prima le persone, utilizzino la leva della costrizione e del potere temporale. D'altro canto in politica non si fa meglio, con da una parte dichiarazioni come quella di Gasparri (sono sconcertato), che non sente nemmeno la necessità di motivare il suo sconcerto, dall'altra il PD silente, mentre suoi esponenti Bosetti e D'Alema pensano che la religione sia un fatto di coesione sociale, asserto contrario al buon senso che ci viene dall'esperienza, se solo guardiamo alle recenti ricerche oppure agli stessi confini su una carta geopolitica! Lo slogano è stato scelto perché, invece che uno slogan edonista come quello inglese, si è pensato più necessario in Italia puntare sull'autodeterminazione di diritto del pensiero ateo. Infine il diniego alla pubblicità è la cartina al tornasole delle condizioni dello stato italiano, laico di diritto ma sottoposto alle gerarchie vaticane di fatto. "Se la risposta sarà «no», allora avremo la prova provata che non siamo più un paese europeo (dove slogan analoghi non hanno avuto problemi), che non siamo più un paese laico (ammesso che lo sia mai stato), che non siamo più un paese civile dove si rispettano i diritti dell’uomo, ma verrà sancita, nero su bianco, l’abrogazione de facto degli articoli 3 e 21 della costituzione."

Per conto mio, invito tutti i cittadini, siano essi religiosi, laici credenti e non, a rendersi consapevoli che la campagna UAAR li riguarda tutti, perché in uno stato dove si nega la libertà ad uno, nulla vieta che domani la si negherà a qualcun altro.

giovedì 22 gennaio 2009

Bufale: trova il tuo sosia su facebook gratis

Di nuovo gruppi che promettono miracoli. Questo garantisce a chi invita almeno 15 amici di trovare il suo sosia su facebook:

In poche ore, l'applicazione ti manderà un messaggio privato con le immagini dei tuoi Sosia e quelli dei tuoi amici!
In collaborazione con Find Your Sosia™ (www.findyoursosia.com) e Imakademy™.
Ci vediamo fra due settimane!
;)
Davide Materazzi
¤ PR per Imakademy ¤
DATA LA MOLE DI ISCRITTI, IL SISTEMA ELABORERA' I RISULTATI IN MENO DI 14 GIORNI.

Gli indizi per la bufala ci sono tutti: il software miracoloso, l'invito agli amici, il dominio fantasma (imagesosia è stato registrato, ma su quell'indirizzo si trova la pagina di default del server apache), la mole di iscritti che serve a dar tempo al gruppo prima che qualcuno scopra che non funziona, l'impossibilità di scrivere in bacheca o aprire discussioni, altre azioni che uno dovrebbe fare per far funzionare il software, tipo diventare fan di qualcosa, qualcuno che si firma Pr di questa imakademy, della quale non si trova traccia sul web, e che dunque avrà un qualche interesse a collezionare contatti (lo fa di mestiere). Insomma meccanismo collaudato, ma tanta gente ancora attirata dalla curiosità. Una bufala fino a prova contraria, 257.000 membri finora....

edit: tanto per andare un pochino oltre, se mai ce ne fosse bisogno, il dominio findyoursosia.com è stato attivato guarda caso oggi, a quanto dice il NIC, con un abbonamento annuale.

edit2: miei segreti informatori mi comunicano che c'è un altro gruppo clone, questa volta corredato di foto con bella figa per attirare più maschietti in calore, ma di meno successo.

edit3: mi sono tolto la curiosità di vedere se davvero Imakademy e Find your sosia erano marchi registrati. Ovviamente no.


edit4: toh, se ne sono accorti:

immagino che Simoferra stia per Simone Ferrari, uno dei responsabili del gruppo, quello senza foto di figa.

take it easy.
succede di peggio ogni giorno con i vostri dati, non rubano e non vi vengono a prendere a casa...non capisco queste battaglie don chisciottesche.
sono gruppo al quale uno può fare a menoi di di iscriversi e si vede che è chiaramente una bufala.
magari ragioniamo sul perchè delle persone litigano per commentare una foto, quello si sarebbe interessante.
sennò smettetela di fare i salvatori della patria.
have a nice day

Ho capito che succede di peggio, e questa non è una battaglia, ma la maniera più veloce per comunicare a chi si scomoda a fare una veloce ricerchina sul web che i suoi sospetti sono fondati. Poi non capisco, loro sono liberi di appestare i social network con le catene di inviti infinite, attraverso una truffa, se ne ricavano illecito guadagno, oppure un imbroglio, moralmente ugualmente inaccettabile, ed io non sono libero di scrivere che è un imbroglio? Se poi vogliamo "ragionare" sul perché la gente fa queste cose, di questi ragionamenti ne ho "pieno il blog".

L'agopuntura è una bufala

foto di megan cole
La cosa triste è che è sempre necessario far presente queste cose, che dovrebbero essere ovvie agli occhi di un uomo del 21° secolo secondo il calendario gregoriano. Una recente ricerca, e purtroppo necessaria, ha dimostrato che l'agopuntura è una fuffa. Come? Con il test clinico standard, ovvero somministrando ad un campione di pazienti la cura di agopuntura standard, e ad altri infilando gli aghi a casaccio. E bene, indovinate un po'? I pazienti dichiarano in entrambi i casi di avere gli stessi benefici, si chiama effetto placebo. Ah, per la cronaca, l'omeopatia è una bufala.

Ultime notizie

Attenzione, si tratta di satira. Tutto ciò che è verosimile è frutto della pura invenzione dello scrittore.

ITALIA - Religioso fondamentalista dichiara: "Andare contro la legge di Dio significa andare contro l’uomo. Dunque, se le due leggi entrano in contrasto è perché la legge dell’uomo non è una buona legge e si rivelerà tale dai suoi frutti". Polemica nel governo, Fini grida allo scandalo, e invita il ministro degli Interni a prendere provvedimenti contro l'islamismo che vuole sovvertire le leggi dello stato. La lega aggiunge: "Vengono a casa nostra e devono rispettare le nostre leggi, altrimenti a casa!". Dello stesso tenore le dichiarazioni dell'opposizione. Veltroni: "E' inaccettabile che le leggi dello stato vengano scavalcate dall'autorità di un imam".

Mette fine alla polemica Striscia la Notizia: "Calmi, calmi, c'è un equivoco, era il cardinal Poletto!"

mercoledì 21 gennaio 2009

Sincretismo?


Le velleità di sincretismo religioso paventate di tanto in tanto dai vari leader religiosi, e da alcuni esponenti di spicco delle comunità religiose stesse, si rivelano tali. E' sempre più evidente come la conciliazione delle grandi fedi sia più che ardua, mentre i bassi istinti delle persone siano sempre pronti a prevalere di fronte al diverso. Ed è sufficiente una diversa ritualità, come la ritualità della preghiera, per provocare scandalo e disapprovazione. Tanto che il ministro Maroni si è sentito in dovere di vietare qualsiasi opportunità di commistione, diramando l'ordine ai prefetti di non consentire manifestazioni dinanzi alle chiese, con chiaro riferimento alla preghiera islamica sul sagrato del Duomo di qualche tempo fa. Tutto per una preghiera che avrebbe dato parecchio fastidio ai milanesi cattolici. Il ministro chiede il rispetto per i luoghi di culto, e pare che la preghiera sia un atto irrispettoso. Tutto ciò per ribadire a chi ritiene la fede un collante sociale, senza il quale l'individualismo dominerebbe la società, quanto i fatti contraddicano queste affermazioni prive di fondamento.

martedì 20 gennaio 2009

S'avvicina l'Armageddon, il prossimo anno torneremo alla produzione di due anni fa!!!

Come tutti potete notare affacciandovi alla finestra, scimmie che si suicidano fumando toscanelli, lepri che si condiscono da sole in attesa del cacciatore, frotte di piccioni che volano impazziti a destra e manca, l'Armageddon è vicino. Finalmente i cristiani potranno placare la propria ansia della fine del mondo, Giosafat sta già apparecchiando la valle. Eh, sì, perché Re Silvio ci ricorda che le previsioni per il prossimo anno annunciano una decrescita della produzione del 2%. Come dice Lui, torneremo ai livelli di produzione di due anni fa. E aggiunge: "io due anni fa non vedevo tutti questi disoccupati".
Ebbene, per una volta io sono d'accordo col Re, nel senso, ed è evidentemente una mia deficenza cognitiva, che non capisco come diavolo sia possibile produrre le stesse cose di due anni fa, mandando la disoccupazione alle stelle. Ciò vuol dire che, o due anni fa c'era la stessa disoccupazione, ma meno esagitazione da fine del mondo in giro, oppure la gente, man mano che la produzione aumenta, si fa un mazzo sempre più grande, lavorando sempre di più, per vedere perdipiù diminuito il suo livello di reddito. Robe da non dormirci la notte.
E quando sento fare questa domanda in giro, gli economisti la buttano in caciara, dicendo: "eh, ma lei è contento di tutti questi disoccupati?". Mai una risposta sensata, davvero, eppure il fatto, visto così, pare assai strano. Io non voglio fare il fricchettone new age ambientalista che se ne va in giro predicando i pannolini di mais, e facendosi il sapone in casa col grasso della nonna morta, ma di fronte alla questione della crescita, mi sento un completo deficente. La mia speranza è che di qua passi un economista, che mi chiarisca questo fatto una volta per tutte, così, se il mondo va a rotoli, almeno posso dire di sapere il perché.

La religione divide i popoli più della razza


Mentre Giancarlo Bosetti blatera di religione come adesivo sociale, il dailymail ci riporta alla realtà, pubblicando un sondaggio che riferisce come il 60% della popolazione britannica pensi che la religione sia causa di divisioni, più che di unione. La maggioranza degli intervistati si direbbe inoltre scontenta nel caso la loro prole volesse sposare qualcuno di religione diversa dalla propria. Insomma, pensando anche al generale pregiudizio che esiste nei riguardi delle credenti musulmani, e degli stessi atei (e le recenti dichiarazioni a riguardo lo confermano) le sensazioni e le belle parole di Bosetti lasciano un po' il tempo che trovano.

Pillole di Yahoo!Answer


La pillola di oggi la dobbiamo al simpatico Michele P, del quale la soprastante è un'immagine scattata recentemente ad un convegno di teologia.

Chi fa convertire gli atei fa del bene?

se io vorrei fare convertire gli atei vorrei sapere se Dio lo accetta oppure punisce perchè spetta alla persona stessa se convertirsi o no ? grazie

Le risposte più belle:

- sei straniero?

- Nessuno ha il potere di convertire un altro, solo Dio può.
Però se tu quando tuo fratello sta per ficcarsi in un guaio, lo lasci ficcare nei guai, tu sei reponsabile di fronte a Dio di lui.

- Sura della Vacca 2,256:
“Non vi sia costrizione nella religione! La retta via ben si distingue dall’errore”.

Sura di Giona 10,99-10:
“Se il tuo Signore l’avesse voluto, tutti gli abitanti della terra avrebbero creduto. E tu vorresti costringere gli uomini a diventar credenti? Nessuno può credere senza il permesso di Dio”.

Sura della Caverna 18,29:
“Di’: La verità viene dal vostro Signore: chi vuole creda, chi non vuole non creda”.

- certo. E' scritto anche nella Bibbia, far rinsavire il peccatore ottiene il perdono di molti peccati.
La conversione speta a lui ma noi dobbiamo testimoniare la nostra fede.
Se non incontra Gesu' xke nessuno glielo fa incontrare come fa a convertirsi?
Dobbiamo portare Gesu' a tutti, questo e' il compito di ciascun cristiano.

lunedì 19 gennaio 2009

Autocoscienza e paradossi logici, fritto misto di quantistica e logica in salsa goedeliana #2


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Avvertenza! Questo post può apparire noioso agli occhi di chi legge. Inoltre il rigore sarà sacrificato alla chiarezza dell'esposizione. Scrivo con il proponimento di presentare alcuni risultati fondamentali della fisica, della logica e della filosofia moderne e contemporanee, per giungere ad una speculazione sul problema della coscienza di sé e dei paradossi. Tirerò in ballo l'indeterminazione di Heisemberg, il secondo problema di Hilbert e lo straordinario risultato di Gödel, il paradosso di Cantor-Russell e la filosofia critica di Kant. Tutto ciò, insomma, che ha rivoluzionato la nostra maniera di intendere la conoscenza ed il mondo, al fine di riflettere sul problema della coscienza (autocoscienza), e dei paradossi logici.

Il post precedente mi è servito per questa coraggiosa assunzione, che mi tornerà utile in seguito:

Assumo che coscienza, autocoscienza e mondo siano la stessa cosa.

Utilizzerò dunque i significanti indifferentemente per indicare l'unico significato derivato dall'interpretazione di Copenaghen. Detto questo immergiamoci nel bel mondo dell'insiemistica, mondo che dobbiamo a Georg Ferdinand Ludwig Philipp Cantor, un tedesco nato in Russia e considerato il padre dell'insiemistica. Mi sarà utile richiamare uno dei principi che furono fondanti dell'insiemistica di Cantor, e che fu messo in crisi dal paradosso di Cantor (del quale il paradosso di Russel è un caso particolare, ma non starò a dimostrarlo). Il principio di cui parlo è un principio all'apparenza ragionevolissimo, e si chiama principio di astrazione, che detto in maniera matematica (metamatematica, ma sui metalinguaggi tornerò poi) suona:

x appartiene all'insieme dei P se e solo se x è un P

Per dirlo in parole povere, che però evidenziano la semantica del principio, si può tradurre nell'affermazione che:

ogni "riunione in un tutto" è un insieme [1]

Cioè a dire, ancora per essere più chiari, che si può fare un insieme di qualsiasi cosa. Questo principio sembra ragionevole, ma vedremo in seguito come sarà il responsabile del paradosso, e che bisognerà abbandonarlo. Aggiungo che mi saranno utili al discorso le nozioni potenza di un insieme, cardinalità di un insieme ed il teorema di Cantor. Andando con ordine, di un insieme qualsiasi A si può definire la sua potenza P(A) come l'insieme dei sottoinsiemi di A stesso. La nozione di cardinalità passa dalla nozione di equipotenza di due insiemi: essi sono equipotenti se è possibile porre in corrispondenza biunivoca i loro elementi. Ovvero, detto in maniera bovina, se hanno lo stesso numero di elementi. Una classe di insiemi equipotenti ha una cardinalità che è appunto il numero di elementi della classe di insiemi detta. A questo punto è anche intuitivo capire come gli insiemi si possano ordinare secondo le loro cardinalità e dire ad esempio che A>B se la cardinalità di A è maggiore di quella di B. Per essere chiari, sarebbe strano dire che un gregge di pecore è maggiore di uno di buoi, ma si può dire che la cardinalità del gregge di pecore (il numero delle pecore presenti nell'insieme gregge), è maggiore della cardinalità dell'insieme dei buoi. Infine il teorema di Cantor, tramite un procedimento piuttosto semplice che però non esplicito, dimostra che P(A)>A, ovvero che l'insieme potenza di A è di cardinalità maggiore dell'insieme A. A questo punto entra in gioco la verità, ovvero l'insieme "verum" V, definito come quell'insieme i cui elementi sono uguali a sé stessi, per esempio. Vale a dire, facendo un bel balzo nel "reale", l'insieme dell'esistente, il mondo, l'autocoscienza. L'insieme che contiene tutte le cose. Una specie di Dio (immanente? vedremo) dell'insiemistica. Il paradosso di Cantor diventa: P(V)>V (per il teorema di Cantor), ma nulla può avere cardinalità maggiore di V, essendo V per definizione l'insieme a cardinalità massima, "l'ultimo infinito". Di fronte a questo bel paradosso che scosse le fondamenta della matematica dei primi del novecento e le belle speranze di Russell e Frege, che volevano fondare l'aritmetica sull'insiemistica, e tramite questa, sulla logica, Cantor non si mostrò sorpreso, essendo consapevole che quando ci si trova di fronte a V, la ragione capitola. Per fortuna la rassegnazione di Cantor non fu condivisa da chi seguì. [to be continued...]

Micromega e gli ateobus.

Di fronte a questo articolo di MicroMega, non resta che commentare così:

innanzitutto il battesimo non rimane "inerte": giusto pochi giorni fa il vescovo di Torino giustificava la negazione alla costruzione di nuove moschee (e non minareti, come è stato riportato dalla stampa), con il fatto che i battezzati sono la maggioranza della popolazione. In secondo luogo agnostico non significa "che se ne infischia" della divinità, ma che dopo averne considerato l'esistenza e la non esistenza, considera altresì inutile disputarne, ritenendo che essa non influisce sulla sua vita. In realtà le posizioni atee ed agnostiche finiscono per coincidere, invece che essere antitetiche. In terzo luogo, l'impossibilità di scrivere che dio non esiste in un paese laico, in cui si può scrivere il contrario, testimonia lo spirito e l'utilità della campagna, ancora una volta a sottolineare l'asimmetria dei diritti civili in questo paese. Un articolo semplicemente imbarazzante, spero anche per chi lo ha scritto.

Autocoscienza e paradossi logici, fritto misto di quantistica e logica in salsa goedeliana #1


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Avvertenza! Questo post può apparire noioso agli occhi di chi legge. Inoltre il rigore sarà sacrificato alla chiarezza dell'esposizione. Scrivo con il proponimento di presentare alcuni risultati fondamentali della fisica, della logica e della filosofia moderne e contemporanee, per giungere ad una speculazione sul problema della coscienza di sé e dei paradossi. Tirerò in ballo l'indeterminazione di Heisemberg, il secondo problema di Hilbert e lo straordinario risultato di Gödel, il paradosso di Cantor-Russell e la filosofia critica di Kant. Tutto ciò, insomma, che ha rivoluzionato la nostra maniera di intendere la conoscenza ed il mondo, al fine di riflettere sul problema della coscienza (autocoscienza), e dei paradossi logici.

Cos'è ciò che ci caratterizza come individui, e che ci rende differenti prima di tutto dagli oggetti inanimati, in secondo luogo dalle piante e dagli animali, ed infine dagli altri individui della specie umana? La maggior parte delle religioni ha chiamato la risposta a questa domanda "anima". Qualche religione, non potendo accettare che l'individuo cessi di essere, che ciascuno di noi muoia, ha attribuito all'anima l'immortalità. Ma "anima" rimane una risposta vuota, detta in questa maniera, e così rimane vuota se ci si affida ai testi rivelati, che nella loro apoditticità rimangono incomprensibili ed inutili.

Ciò che in realtà ci porta a riflettere e ad utilizzare il concetto di anima è quella che in psicologia e nel linguaggio comune si chiama coscienza, ovvero la "consapevolezza che l'uomo ha di sé, e del mondo che lo circonda". Ciascuno di noi è in grado di distinguersi in maniera sensibile dal resto del mondo esterno.

Proseguendo oltre in queste spinose questioni, è necessario considerare alcuni dei risultati della fisica contemporanea, ed in particolare la rinuncia al principio di realtà dell'interpretazione di Copenaghen, assieme al principio di indeterminazione di Heisemberg. Nella fisica quantistica, la fisica che studia l'infinitamente piccolo, il principio di indeterminazione di Heisemberg stabilisce che "non è possibile conoscere simultaneamente la qualità e la posizione di un'onda con certezza", ed inoltre quantifica anche l'incertezza. Ora io ho detto principio, ma in realtà esso è dimostrabile a partire dai postulati (principi), dunque sarebbe più corretto riferirsi ad esso come ad un teorema. Sia come sia, poiché le onde (particelle) sono i costituenti ultimi (o penultimi se si vuole credere alla teoria delle stringhe) della materia (e antimateria), e poiché ciò che noi chiamiamo reale è l'insieme di ciò che esiste, ovvero materia e antimateria, detto in maniera "filosofica" e poco rigorosa, il principio afferma che la natura, l'oggetto della scienza, non è conoscibile in maniera completa con certezza. Le nostre percezioni della realtà sono viziate dal fatto di essere appunto delle percezioni, che, se nella maniera classica sono state viste come passive, in questo caso assumono il ruolo attivo di modificazioni della realtà fisica. Ovvero, ogni qualvolta noi vogliamo percepire (misurare, essere coscienti) qualcosa, noi interveniamo attivamente nella natura modificandola irrimediabilmente, cosicchè non potremo mai sapere come essa era prima del nostro intervento. Di fronte a questa scoperta, ci si può chiedere allora se ha senso o no interrogarsi sullo stato dell'onda (particella) prima dell'intervento (misurazione). Detto in maniera "umanistica", se ha senso chiedersi com'è la realtà senza di noi che la osserviamo. L'interpretazione di Copenaghen, dovuta allo stesso Heisemberg ed a Nils Bohr, conviene che questa sia una di quelle numerose domande che non hanno senso. Riassumendo la posizione della fisica quantistica riguardo la realtà, il reale non solo non è completamente conoscibile, ma non ha nemmeno senso chiedersi cos'è indipendentemente dall'uomo che lo osserva. L'albero dell'immagine posta all'inizio di questo intervento, che sembra stare lì pacifico e solitario, incurante di chi lo osserva, in realtà smette di esistere quando si smette di osservarlo. Tutto ciò pare assurdo, lontano dall'esperienza di realtà oggettiva che abbiamo tutti i giorni, ed è il frutto della rinuncia al principio di realtà che aveva caratterizzato lo studio scientifico fino ad allora (1927). Per chiarificare ancora meglio questo aspetto, e renderlo coerente e familiare all'esperienza di ciascuno di noi, consideriamo i contatori di visite web, dei quali avete un esempio in fondo a questa pagina web. Ve ne sono alcuni che dichiarano il numero di visitatori online in quel momento. Escludendo la possibilità di malfunzionamenti, ovvero mettendoci nella posizione ideale che il contatore dirà sempre il vero, ha senso chiedersi se esista un contatore del genere che dichiari: "0 visitatori online". Secondo l'interpretazione di Copenaghen è insensato, e così appare anche al nostro buonsenso appunto. Poiché è inosservabile un contatore del genere, visto che se lo osservassimo saremmo visitatori online, e quindi direbbe il falso, cosa esclusa dall'assenza di malfunzionamenti, esso a tutti gli effetti non esiste. Dunque la fisica parrebbe ricondurre il reale alla coscienza, a congiungere quella che è la coscienza di sé con quella che è la coscienza del mondo esterno, che non è altro che un'estensione del sé attraverso la percezione (misurazione). Nulla di nuovo sotto il sole, visto che questo risultato fisico ci ricorda molto da vicino la rivoluzione copernicana di Kant, e le posizioni successive assunte dagli idealisti. Per dirla con Kant dunque, secondo Bohr ed Heisemberg, non ha senso interrogarsi sulla "cosa in sé". Precisando ulteriormente, la cosa in sé può anche essere, se pure abbia senso dire che é, ma non esiste, ovvero non è per noi. [to be continued...]

domenica 18 gennaio 2009

La Sacra Sindone di Torino non è una reliquia

Il cardinale di Torino, lorsignor Severino Poletto, ricorda a tutti i fedeli:

«non possiamo definire la Sindone una reliquia perché non abbiamo la certezza scientifica che si tratti davvero del lenzuolo che avvolse il corpo di Gesù. Molti di noi però lo credono e comunque nessuno scienziato è riuscito finora a rispondere agli interrogativi posti dalla Sindone».

Ovvero, da una parte rammenta l'indubitabile affermazione che la Sindone è un colossale imbroglio. Dall'altra ammicca ai creduloni, che ci cascano a pesce da un sacco di tempo, che c'è ancora qualche dubbio sui fatti certi, e quindi, de facto, essa è il lenzuolo dell'unto. Di fronte a cotanta diplomatica paraculaggine, io gentilmente, al lorsignore e a chi lo sta ad ascoltare, rivolgo una dignitosissima razionale laica pernacchia.

Bush proclama la giornata nazionale della santità della vita umana


immagine di pubblico dominio

Proprio così, non è uno scherzo di cattivo gusto, ma un presidente di cattivo gusto. L'ormai vituperato George Dabbliu Bush Jr. ha deciso di regalare, così l'avvenire definisce l'atto, l'ultima colossale figura di merda al suo paese dichiarando quanto segue:

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All human life is a gift from our Creator that is sacred, unique, and worthy of protection. On National Sanctity of Human Life Day, our country recognizes that each person, including every person waiting to be born, has a special place and purpose in this world. We also underscore our dedication to heeding this message of conscience by speaking up for the weak and voiceless among us.

The most basic duty of government is to protect the life of the innocent. My Administration has been committed to building a culture of life by vigorously promoting adoption and parental notification laws, opposing Federal funding for abortions overseas, encouraging teen abstinence, and funding crisis pregnancy programs. In 2002, I was honored to sign into law the Born-Alive Infants Protection Act, which extends legal protection to children who survive an abortion attempt. I signed legislation in 2003 to ban the cruel practice of partial-birth abortion, and that law represents our commitment to building a culture of life in America. Also, I was proud to sign the Unborn Victims of Violence Act of 2004, which allows authorities to charge a person who causes death or injury to a child in the womb with a separate offense in addition to any charges relating to the mother.

America is a caring Nation, and our values should guide us as we harness the gifts of science. In our zeal for new treatments and cures, we must never abandon our fundamental morals. We can achieve the great breakthroughs we all seek with reverence for the gift of life.

The sanctity of life is written in the hearts of all men and women. On this day and throughout the year, we aspire to build a society in which every child is welcome in life and protected in law. We also encourage more of our fellow Americans to join our just and noble cause. History tells us that with a cause rooted in our deepest principles and appealing to the best instincts of our citizens, we will prevail.

NOW, THEREFORE, I, GEORGE W. BUSH, President of the United States of America, by virtue of the authority vested in me by the Constitution and laws of the United States, do hereby proclaim January 18, 2009, as National Sanctity of Human Life Day. I call upon all Americans to recognize this day with appropriate ceremonies and to underscore our commitment to respecting and protecting the life and dignity of every human being.

IN WITNESS WHEREOF, I have hereunto set my hand this fifteenth day of January, in the year of our Lord two thousand nine, and of the Independence of the United States of America the two hundred and thirty-third.

GEORGE W. BUSH

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Questo bellimbusto d'altri tempi, in un paese dove vige la pena di morte, non estraneo alla tortura, cultore delle armi, promotore di guerre continue che hanno fatto strage di migliaia di vite, se ne viene fuori dicendo che ogni vita è santa, donata dal Creatore, e che ognuno ha un preciso scopo in questo mondo. Forse ci sono persone nate per essere uccise dal boia, o torturate a morte dagli scagnozzi dell'amministrazione USA in paesi improbabili, o bombardate perché vivono sui giacimenti di petrolio. Tutto ciò sempre nel nome del Creatore di cui sopra. Beh, se vita di Bush è un regalo che ci ha fatto il Signore, se lo poteva ben risparmiare.


Gasparri è un politico del quale non ho nessuna stima

Gasparri, apoteosi dei politici che ci ritroviamo, non smette mai, ma proprio mai, di dire stupidaggini clamorose. E' una vera macchina infaticabile, uno stacanovista dell'idiozia. Traggo dal Messaggero, con chiaro riferimento alla denuncia presentata dai Radicali nei confronti del ministro ricattatore Sacconi:

Maurizio Gasparri ha commentato: i magistrati «indaghino sugli omicidi, non su chi difende la vita». «Solidale con il ministro - prosegue Gasparri - suggerisco ai magistrati di indagare sugli omicidi commessi in Italia, non sul tentativo di difendere la vita. Ancora una volta dei togati suscitano sentimenti di indignazione causando danni non meritati alla reputazione dell'intera magistratura»

La densità di ignoranza civica e culturale della dichiarazione è stupefacente, mozzafiato direi, nel senso che a leggerla faccio fatica persino a respirare

sabato 17 gennaio 2009

Spot della durex

Così in tema di censure pubblicitarie, beccatevi questo spot meraviglioso:


Rassegna stampa 17/01



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Ricordo che ci si può sottoscrivere al podcast con ITunes, cliccando qui , oppure cercando "Blasfemie" nella sezione ITunes store podcast.

A sparare a chi?

Cioè è che gli israeliani la guerra l'hanno sempre saputa fare ma mò si sono messi a farla male non so se ha ragione qualcuno o bisogna guardare le ragioni dell'uno e dell'altro bisogna fermare le armi o no? allah è grande mi è rimasto solo allah è che i civili non sono hamas se non per il corano fatelo per la bibbia si rimane impietriti dopo l'intensità di queste immagini sul duomo a pregare ci siamo trovati spontaneamente è che dobbiamo fare cinque preghiere al giorno e la polizia ci ha detto andate pure occupanti contro occupati non è una guerra ad armi pari proporzionalità della guerra? non sta scritto da nessuna parte la guerra non ha proporzionalità non è che se ne ammazzi uno allora io ne posso ammazzare solo un massimo di due non funziona così la guerra è la guerra è sbagliato? è conveniente? non c'è relazione è la guerra nessuno sa cosa sta accadendo è difficile la guerra aerea da sola non basta israele sta vincendo la guerra mediatica perché i giornalisti non lo sanno quello che succede la tregua l'ha rotta hamas? non si può dire chi l'ha rotta l'ha rotta israele che importa? i fatti importano i fatti VERI c'è relazione? no è difficile (è impossibile) hanno perso la bussola hamas vincerà fosforo bianco hamas è sparita massacro di civili perchè? hamas è sparita chi ha ragione? razionalità allah terra promessa dio è con noi l'intifada i kassam non sono così pericolosi basta un po' di tritolo siamo stanchi di vivere nella paura autodifesa i palestinesi vivono nella paura da anni voi non volete la pace non l'avete mai voluta come potremmo in queste condizioni la pace ve la dovete guadagnare razionalità non cadiamo nelle emozioni ci vuole razionalità

Andiamo.
Dove?
A sparare.
A sparare a chi?
E che ne so?

venerdì 16 gennaio 2009

La IGP Decaux rifiuta la pubblicità atea sui suoi autobus


immagine protetta da copyright - vietata la riproduzione

"la IGP Decaux, ha deciso di non concedere lo spazio alla Uaar e allo slogan “La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno”, annunciato nei giorni scorsi. Gli atei italiani attendono ancora le motivazioni."

L'immagine non c'entra niente, ma la licenza era gratis su istockphoto...

edit: la concessionaria ha pubblicato le motivazioni, non accetta le pubblicità a in base al combinato disposto dell’articolo 10 e 46 del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria“.

Art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona
La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose dei cittadini. Essa deve rispettare la dignità della persona umana in tutte le sue forme ed espressioni.
Art. 46 – Appelli al pubblico
È soggetto alle norme del presente Codice qualunque messaggio volto a sensibilizzare il pubblico su temi di interesse sociale, anche specifici, o che sollecita, direttamente o indirettamente, il volontario apporto di contribuzioni di qualsiasi natura, finalizzate al raggiungimento di obiettivi di carattere sociale.
Tali messaggi devono riportare l’identità dell’autore e del beneficiario della richiesta, nonché l’obiettivo sociale che si intende raggiungere.
I promotori di detti messaggi possono esprimere liberamente le proprie opinioni sul tema trattato, ma deve risultare chiaramente che trattasi di opinioni dei medesimi promotori e non di fatti accertati.
Per contro i messaggi non devono:
sfruttare indebitamente la miseria umana nuocendo alla dignità della persona, né ricorrere a richiami scioccanti tali da ingenerare ingiustificatamente allarmismi, sentimenti di paura o di grave turbamento;
colpevolizzare o addossare responsabilità a coloro che non intendano aderire all’appello;
presentare in modo esagerato il grado o la natura del problema sociale per il quale l’appello viene rivolto;
sovrastimare lo specifico o potenziale valore del contributo all’iniziativa;
sollecitare i minori ad offerte di denaro.
Le presenti disposizioni si applicano anche alla comunicazione commerciale che contenga riferimenti a cause sociali.

giovedì 15 gennaio 2009

Post breve ancora sugli ateobus


In un momento drammatico di crisi economica e sociale, l’unica forza che ogni persona ha è la Fede in Dio. Pertanto bisogna impedire con fermezza ogni attacco di intolleranza che provoca ulteriore instabilità sociale

Deodato Scanderebech sui bus "atei", consigliere regionale piemontese in forza all'UDC

Notare come si insista sulla logica del paradosso: "attacco di intolleranza" si attribuisce ai promotori della pubblicità, non a chi vorrebbe impedirla in ogni modo, non tollerandone i contenuti. Pare che stia diventando una moda, l'aspetto fashion della retorica.

mercoledì 14 gennaio 2009

Scriviamo a Studio Aperto e facciamoli vergognare almeno un po'

Il servizio di Studio Aperto è davvero rivoltante, più dell'immaginabile. Infine mi sono risolto e ho deciso di scrivere all'autrice Cheli questo messaggio, sperando soltanto che lo legga:

Salve,
le scrivo perché ho avuto la sfortuna e il disgusto di assistere al servizio da lei firmato e titolato "L'ultima bestemmia: gli autobus anti-Dio". Non avevo una grande stima di Studio Aperto e dei suoi folkloristici servizi, ma questo mio atteggiamento si risolveva in una sottile e salutare indifferenza, una mancanza di credito che vi siete guadagnati in anni di disinformazione.
Purtroppo però il servizio in questione è vergognoso, offensivo della dignità di ogni essere umano razionale e pensante, e fortuna che molto pochi, o nessuno, sono quelli che ancora guardano i vostri obbrobrî. Innanzitutto perché denominare la campagna dell'UAAR anticlericale è un arbitrio insultante, ed essa non ha nulla a che fare con il clero, ma con Dio. In secondo luogo perché è di nuovo orribile l'accostare un messaggio del genere a manifestazioni islamiche, che invece vi sarebbero contrapposte e bersaglio della pubblicità suddetta. [...]Dopo l’occupazione dei musulmani del sagrato del duomo, le manifestazioni ispirate all’intolleranza islamica,[...] sono parole che lasciano a bocca aperta chiunque abbia un minimo di cervello per capire che queste non sono provocazioni contro la chiesa cattolica, ma il frutto del fanatismo che la stessa professa, al contrario dell'invito al razionalismo espresso dalla campagna pubblicitaria stessa. Oltre che sentirmi profondamente offeso, la invito a riflettere su quanto ci sia di meschino ed ignobile in un servizio del genere, che dell'onestà intellettuale se ne frega, scusi il termine, largamente.

il form per scrivere alla Carla Chelo è il seguente. Invito tutti caldamente a scrivere.


edit:
Con mia grande sorpresa ho ricevuto una risposta dalla giornalista Chelo:

Salve, non è il primo che mi scrive e la rigrazio. Accetto la critica di aver inserito nel servizio le immagini della manifestazione islamica era era obiettivamente fanatica, non ho però mai parlato di bestemmia, (i titoli non li faccio io) quanto alla definizione anticlericale benché non precisa è quella con cui vengono abitualmente chiamati questi autobus, il cui intento è dagli stessi organizzatori definito provocatorio. La mia opinione personale personale è che sia un'iniziativa salutare. Positivamente è stata accolta anche da uno dei commentatori. In Europa ha avuto un grande successo, se lo desidera puù contribuire anche lei. La saluto Carla Chelo
Un'iniziativa salutare la definirei anch'io, ma allora perché firmare un servizio del genere? Grazie a spaghettovolante per avermi ricordato Corrado Guzzanti, il cui video mi pare molto calzante:

"io non ho mai detto ciò che ho detto, io ho detto quello che ho negato, che è quello che penso, ma quello che dico non è ciò che penso, ripeto, quello che dico non è ciò che penso, ma ciò che io nego è la negazione del pensiero che io ho detto una cosa che non è quella che ho riportato, non è quella che ho riportato, ma quella che nego, che poi è il mio pensiero, è chiaro?"

studio aperto e i bus atei




Un'altro buonissimo motivo per contribuire alla campagna UAAR dei "bus atei". Contribuite!!!

martedì 13 gennaio 2009

8 per mille

spero che molti siano già consapevoli, ma ripetere non fa mai male, tanto è gratis

8 X MILLE: UNA FIRMA INFORMATA
Ogni anno l’8 per mille che lo Stato raccoglie con le imposte sul reddito dei contribuenti viene
ripartito tra lo Stato stesso e sei confessioni religiose: la Chiesa cattolica, l’Unione delle chiese
metodiste e valdesi, le Comunità ebraiche, la Chiesa luterana, l’Unione delle chiese avventiste e
le Assemblee di dio. La ripartizione di questo denaro pubblico avviene secondo la percentuale
delle firme raccolte al momento della dichiarazione dei redditi.
Ciò significa che, anche se non firmi, sarai comunque tassato e l’8 per mille delle tue imposte
sarà comunque ripartito in base alle scelte fatte dagli altri contribuenti.
In realtà nessuno destina il proprio gettito: il meccanismo somiglia di più a un gigantesco
sondaggio d’opinione con cui si “contano” le scelte, si calcolano le percentuali ottenute da ogni
soggetto e i fondi vengono poi ripartiti in base a queste percentuali.
Ebbene, solo un italiano su tre effettua una scelta: ma, come detto, l’8 per mille viene comunque
ripartito in base alle scelte effettuate. Risultato: con solo il 35% delle firme effettive, l’87%
dei fondi finisce alla Chiesa cattolica. Stiamo parlando di circa un miliardo di euro, circa duemila
miliardi di vecchie lire.
Tieni anche presente che, sebbene ogni anno la Chiesa cattolica italiana diffonda spot costosissimi
girati in luoghi poverissimi, solo 80 milioni (l’8% delle somme raccolte) sono inviati nel
Terzo Mondo, mentre 130 milioni di euro sono spesi per costruire nuove chiese in Italia!
Il meccanismo dell’8 per mille è ben poco democratico. Lo Stato infatti non ammette alla
ripartizione altre confessioni religiose (Buddismo, Islam, Testimoni di geova…); non informa
i cittadini; non chiede nemmeno di firmare a proprio favore; usa parte dei suoi fondi per…
edifici religiosi!
Per tutti questi motivi, se presenti la dichiarazione dei redditi
RICORDATI DI FIRMARE IN MODO CONSAPEVOLE
E se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi
FIRMA COMUNQUE E CONSEGNA LA TUA SCELTA
IN UFFICIO POSTALE
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito UAAR:
www.uaar.it/laicita/otto_per_mille

Facebook: attenzione al materiale che pubblicate

Questa volta non è una bufala. Secondo le condizioni d'uso Facebook, quando pubblichi una qualsiasi opera intellettuale sullo stesso "concedi automaticamente l’autorizzazione e la garanzia di disporre del diritto a fornire alla Società l’autorizzazione irrevocabile, perpetua, non esclusiva, trasferibile, totalmente acquistata e valida in tutto il mondo (con il diritto di concedere sotto-licenze) ad utilizzare, copiare, eseguire ed esporre in pubblico, riformattare, tradurre, estrarre (integralmente o parzialmente) e distribuire tali Contenuti dell’utente per qualsiasi scopo commerciale, pubblicitario o di altra natura, sul sito o su canali collegati al sito o alla presente promozione, nonché a incorporare in altre opere, ad esempio i Contenuti dell’utente, e a concedere ed autorizzare sotto-licenze di tali contenuti."

D'altronde Facebook mette a disposizione un enorme spazio sugli hard disk per archiviare tutti i dati degli utenti, eppure la concessione è piuttosto netta. Soluzioni? Attenzione a pubblicare materiale interessante (fotografie artistiche, racconti, musica di propria realizzazione), e nel caso pubblicarlo a bassa qualità. Il diritto concesso non è esclusivo, ma impedisce ad esempio la partecipazione dell'opera a quei concorsi che chiedono il diritto esclusivo di distribuzione.

lunedì 12 gennaio 2009

Pillole di Yahoo!Answer

Yahoo answer alla sezione "religione & spiritualità" è il posto più divertente del web. Ringraziamo Sweet Child per la pillola odierna.

Vorrei dire a tutti gli atei..........!!!!!!!!!!!!!!!

non pensate che tutti i cristiani siano come Christina e che la pensino come lei...
io penso che voi atei siate delle belle persone e che la bibbia la leggete più degli altri
(forse non ci credete ma almeno la leggete, e sono sicura che leggendola prima o poi lo spirito santo vi convincerà)!!!
questa sezione è interessante anche grazie a voi...
che DIO vi benedica...anche se non credete in lui,
pregherò per voi e per la la vostra salvezza...perchè Dio ha tanto amato il mondo che ha dato Gesù per la salvezza di tutti!!!!!


Campagna bus atei

Facciamo un po' di pubblicità anche noi. I bus atei a Genova hanno bisogno di essere finanziati!

domenica 11 gennaio 2009

Paradossi logici: "fieni kvi pel pampine ke ti penetike"

Cari amici, sono veramente contento che anche quest’anno, in questo giorno di festa, mi sia data l’opportunità di battezzare dei bambini. Su di essi si posa oggi il "compiacimento" di Dio. Da quando il Figlio unigenito del Padre si è fatto battezzare, il cielo è realmente aperto e continua ad aprirsi, e possiamo affidare ogni nuova vita che sboccia alle mani di Colui che è più potente dei poteri oscuri del male. Questo in effetti comporta il Battesimo: restituiamo a Dio quello che da Lui è venuto. Il bambino non è proprietà dei genitori, ma è affidato dal Creatore alla loro responsabilità, liberamente e in modo sempre nuovo, affinché essi lo aiutino ad essere un libero figlio di Dio. Solo se i genitori maturano tale consapevolezza riescono a trovare il giusto equilibrio tra la pretesa di poter disporre dei propri figli come se fossero un privato possesso plasmandoli in base alle proprie idee e desideri, e l’atteggiamento libertario che si esprime nel lasciarli crescere in piena autonomia soddisfacendo ogni loro desiderio e aspirazione, ritenendo ciò un modo giusto di coltivare la loro personalità. Se, con questo sacramento, il neo-battezzato diventa figlio adottivo di Dio, oggetto del suo amore infinito che lo tutela e difende dalle forze oscure del maligno, occorre insegnargli a riconoscere Dio come suo Padre ed a sapersi rapportare a Lui con atteggiamento di figlio. E pertanto, quando, secondo la tradizione cristiana come oggi facciamo, si battezzano i bambini introducendoli nella luce di Dio e dei suoi insegnamenti, non si fa loro violenza, ma si dona loro la ricchezza della vita divina in cui si radica la vera libertà che è propria dei figli di Dio; una libertà che dovrà essere educata e formata con il maturare degli anni, perché diventi capace di responsabili scelte personali.

Papa Benedetto XVI - Omelia dell'11.01.09

mercoledì 7 gennaio 2009

Ricchi montepremi: la lotteria italia


Se vi invitassero ad un tavolo di poker, ed a fronte di un vostro pagamento di 5 euro, vi offrissero in cambio un euro di fiches, accettereste?

Ieri sono stati estratti i premi della lotteria Italia. Facciamo un paio di conti: dal sito si evince che sono stati incassati dalla vendita dei biglietti 92.680.900 euro, a fronte di un montepremi totale di 19.842.000 euro. Tralasciando il fatto che molti premi non verranno ritirati, il montepremi è circa il 20% del totale incassato. 1 euro ogni 5 pagati, appunto. Di fronte a questo "ricco" montepremi, come l'hanno definito la Carrà e i responsabili della lotteria, non converrebbe andarsene a giocare al casinò?

domenica 4 gennaio 2009

Gemme di evoluzione: 15 motivi per "credere" a Darwin

Una pubblicazione su Nature di Gee, Howlett & Campbell ci riporta un attimo alla realtà delle cose:
//la traduzione italiana segue //

Most biologists take for granted the idea that all life evolved by natural selection over billions of years. They get on with researching and teaching in disciplines that rest squarely on that foundation, secure in the knowledge that natural selection is a fact, in the same way that the Earth orbits the Sun is a fact. Given that the concepts and realities of Darwinian evolution are still challenged, albeit rarely by biologists, a succinct briefing on why evolution by natural selection is an empirically validated principle is useful for people to have to hand. We offer here 15 examples published by Nature over the past decade or so to illustrate the breadth, depth and power of evolutionary thinking. We are happy to offer this resource freely and encourage its free dissemination.

La maggior parte dei biologi prende per garantita l'idea che tutte le forme di vita si siano evolute attraverso miliardi di anni. Questi vanno avanti ricercando ed insegnando in discipline che si basano direttamente su questo assunto, certe della nozione di selezione naturale come fattuale, nella stessa maniera dell'orbita della Terra attorno al Sole. Visto che però i concetti e le realtà dell'evoluzione darwiniana sono ancora messe in dubbio, benché raramente dai biologi, un riassunto sintetico sul perché l'evoluzione basata sulla selezione naturale è un principio empiricamente validato è utile da avere sottomano. Qui offriamo 15 esempi pubblicati da Nature durante gli ultimi dieci anni circa, per illustrare l'ampiezza, la profondità e il potere del pensiero evoluzionista. Siamo felici di fornire questa risorsa in maniera gratuita ed incoraggiamo la sua diffusione. ... [L'articolo completo (in inglese) ]

From Jesus to Christ: the first christians

Lo trovate qui. Di che si tratta? Di un documentario della rete pubblica "americana" PBS, nel quale vengono affrontate organicamente le origini storiche e sociali del cristianesimo, oltre che i suoi sviluppi. Buona visione.

giovedì 1 gennaio 2009

Dottor House e la censura.

Il primo post del nuovo anno occidentale cristiano, ma non vi augurerò buon anno, perché mi sembra inutile, e perché mi sembra pure azzardato sperare in una qualche discontinuità spazio-temporale che intervenga a separare l'anno vecchio da quello nuovo, cambiando le cose in meglio o in peggio. Piuttosto, per tornare alla quotidianetà, vi propongo due casi di "censura" proposti nella popolare serie televisiva Dottor House - Medical division dai solerti censori mediaset.

Quinto episodio della prima stagione, una suora con delle allucinazioni mistiche. Il dr. House fa notare alla suora di essere caduta in quattro peccati capitali in due minuti (invidia, ira, superbia e gola), e quando la suora replica dicendo ad House ciò che pensa di lui, arriva la frase censurata: "Dal modo in cui mi sta guardando adesso direi che siamo passati a cinque: la lussuria"

Secondo dialogo censurato, tra il dottor Chase ed House (trasmesse solo la prima e l'ultima frase):

  • House: Tu che le conosci, [le suore] che ne pensi?
  • Chase: Ma chi le conosce?
  • House: Tu odi le suore. E non si odia chi non si conosce.
  • Chase: Conosco dei nazisti? No, ma li odio lo stesso.
  • House: Io ho una teoria su quello che forgia i bravi ragazzi. Non è un qualche imperativo morale. I bravi ragazzi hanno il timore di Dio nel DNA. La Chiesa cattolica è specializzata in questo compito: infondere nei giovani il timore della punizione divina. In modo che diano ascolto al babbo e che ad esempio, scelgano medicina quando proprio non vorrebbero. Che ne dici?
  • Chase: Dico solo che se ha qualche segreto, la Madre Superiore lo sa.